Chiavari: "L’interruzione di un consiglio comunale è un danno economico a carico dei cittadini”
I consiglieri di opposizione tornano sull'abbandono dell'aula da parte della maggioranza durante il consiglio di lunedì scorso: nel mirino i costi per le sedute dei consigli

Non si placa la discussione intorno all'abbandono dell'aula consiliare di Palazzo Bianco, a Chiavari, da parte della maggioranza avvenuta lunedì 11 agosto.
Politica locale
I consiglieri comunali di minoranza tornano sull'argomento, chiedendo formalmente la convocazione di una nuova seduta di consiglio comunale.
"Un comportamento istituzionalmente grave e democraticamente inaccettabile, perché ha interrotto la discussione proprio sulle pratiche presentate dalla Minoranza, aventi ad oggetto temi di stretta attualità e urgenza (vendita azioni Iren Acqua Tigullio S.p.A., riapertura del Tribunale di Chiavari, problematiche dle Porto Turistico, messa in sicurezza del Rupinaro, criticità delle nuove difese a mare, nuova ZTL, varianti al PUC per il depuratore in colmata mare, parcheggi auto e motorini, manutenzione Maxena-Sanguineto- Campodonico, ecc.).
Ancora una volta, si è tolta la voce alla minoranza e, soprattutto, si sono negate ai cittadini quelle risposte che attendono da tempo.
Gli ordini del giorno e le interpellanze erano, infatti, stati presentati da mesi e già in altri consigli non avevano trovato alcuna risposta da parte del Sindaco e della Giunta."- così i consiglieri Antonio Bertani, Mirko Bettoli ,Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini e Nicola Orecchia.
Il punto economico
"Oltre al danno istituzionale e politico, vi è anche un evidente spreco economico. Ogni Consiglio Comunale comporta dei costi, che, peraltro, aumentano quando le sedute vengono convocate, come nell’ultima seduta, alle 21:30, orario che implica il pagamento di straordinari al personale comunale."
Tutto ciò mentre Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio percepiscono uno stipendio consistente, che si sono aumentati subito a inizio mandato con una delle prime delibere di giunta ad agosto, proprio per svolgere il loro ruolo, ruolo al quale, invece, hanno scelto di sottrarsi, venendo meno ai doveri connessi alla loro funzione.
Con questo atteggiamento, la maggioranza non solo ostacola il confronto democratico, ma dimostra anche scarso rispetto per i cittadini e per le risorse pubbliche."- così l'opposizione
"Va sottolineato, inoltre, che interrompere un consiglio comunale costringe e al tempo stesso rafforza l’unità delle diverse forze politiche di minoranza: gruppi con sensibilità e orientamenti differenti, che tuttavia si trovano oggi uniti dalla necessità di difendere i principi democratici e di far sentire con forza la propria voce in nome dei cittadini.
La minoranza continuerà con responsabilità e determinazione a portare avanti le proprie battaglie per garantire trasparenza, partecipazione e risposte concrete alle esigenze ed ai numerosi problemi della città."- concludono.