Elezioni amministrative

Chiavari, Mirko Bettoli presenta la sua candidatura

Tra i primi punti programmatici: sociale, ambiente, scuole e giovani

Chiavari, Mirko Bettoli presenta la sua candidatura
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Nella giornata odierna, presso i locali del Gran Caffè Defilla, il candidato della coalizione del centrosinistra, Mirko Bettoli si è presentato alla stampa, ha spiegato i motivi della sua candidatura e ha iniziato a delineare i primi punti programmatici.

“È stato proprio il mondo del volontariato”, in cui Bettoli ha esperienza ventennale presso la Croce Verde Chiavarese e di cui dal 2017 ricopre la carica di Presidente, “e dell’associazionismo chiavarese a chiedermi di candidarmi. Una richiesta sostenuta al contempo dalle forze politiche progressiste e civiche che fanno parte della mia coalizione. Ho deciso di accettare e raccogliere questa sfida anche grazie alla consapevolezza di rappresentare diverse ma connesse identità di Chiavari.” Sono queste le prime parole del candidato Sindaco presentandosi per la prima volta alla stampa e alla cittadinanza.

“Il modo con cui sono abituato a lavorare è la collaborazione: nella Croce Verde trascorro il tempo con i volontari, ascolto quotidianamente problematiche, difficoltà e suggerimenti, trovando insieme una soluzione sostenibile e condivisa. Funziona. Funzionerà anche in Comune, perché è grazie a un percorso aperto e condiviso che si valorizzano le risorse e si cresce tutti insieme, dando forma a un’idea di città nuova e migliore”

Uno dei problemi principali di Chiavari, e lo si nota anche in questa campagna elettorale, è la disattenzione nei confronti delle persone: le opere sono importanti, ma una città la fanno i suoi cittadini con le loro richieste, le loro aspettative e le loro esigenze. “Io voglio mettere al centro Chiavari e i chiavaresi” commenta Bettoli.

“Il nostro è un territorio ricco di storia e di bellezza, dal centro storico alle colline, con un’alta qualità della vita, ma è anche vittima di un forte e costante declino che dobbiamo fermare. Il cambiamento che vorrei per Chiavari parte da azioni concrete mirate a migliorare il benessere di tutti e a una crescita economica, sociale e culturale di cui ognuno possa fruire.”

Tra i temi principali, citati in conferenza stampa e che saranno approfonditi nei prossimi appuntamenti, il sociale, l’ambiente, la scuola e i giovani.

Sociale: “Serve un assessorato alle persone, in questi anni di volontariato ho potuto vedere quotidianamente come alla fragilità, alle difficoltà si deve rispondere non solo con aiuti, ma con progetti che consentano un vero riscatto sociale e la tutela del bene più importante e cioè la dignità delle persone. Rendere poi Chiavari una città con una nuova rete di servizi sociali, più forti, più efficaci, più vicini alle persone, con maggiore sicurezza. Rendere Chiavari una città dove vivere bene e prevenire lo spopolamento significa anche aiutare le famiglie migliorando e aumentando i servizi per loro. Aumentare i posti negli asili nido, soprattutto gratuiti, perché nessuno debba più rinunciare al lavoro o al nido per i bimbi. Rendere gli affitti accessibili e calmierati. Una città veramente accessibile per tutte e tutti, con un piano per abbattere in 2 anni tutte le barriere architettoniche.”

Ambiente: “Non possiamo più prescinderne: è uno dei temi su cui coniugare ogni scelta politica futura. Penso ad un’Agenda 2030 per Chiavari. Puntiamo innanzitutto all’impatto zero: non abbiamo bisogno di nuovi edifici, abbiamo bisogno di utilizzare gli spazi che ci sono già, restituendoli ai cittadini. Penso al Parco Nazionale di Portofino, che va sostenuto e nel quale dobbiamo far rientrare non solo le Grazie, ma anche la Piana dell’Entella, per tutelarla e valorizzarla, e creare un grande Parco Fluviale”

Scuole: “La situazione scolastica a Chiavari ha raggiunto livelli surreali e inaccettabili. Soltanto nelle superiori sono più di 3000 i ragazzi che studiano a Chiavari, e noi che servizio gli diamo? Nessuno. Anzi, peggio: gliene diamo uno pessimo. Dobbiamo occuparci seriamente e in modo efficace della scuola, dei servizi per gli studenti e degli spazi dedicati a loro. Dobbiamo risolvere il caos dell’edilizia scolastica, per far sì che Chiavari sia una città degli studi e non una città delle scuole sparse.
Servono gli Stati Generali della Scuola: riunire sin da subito presidi, rappresentanti degli studenti, dei genitori, associazioni per ascoltare i reali bisogni della comunità educativa della città e costruire assieme un Patto per la scuola, fatto di soluzioni concrete e non calate dall’alto.”

Giovani: “Chiavari non è una città anziana anagraficamente. Non solo. È anziana per i servizi che non si danno ai giovani. Servono progetti concreti, sostegni e incentivi, non mere liste elettorali. Servono possibilità di svago e di sviluppo della creatività, servono luoghi dove socializzare e dove studiare”

Associazioni: “Un vero cambiamento per la città passa anche attraverso un nuovo rapporto con la cittadinanza e con le associazioni che devono essere coinvolte come protagoniste nei progetti sociali e culturali, e avere maggiori risorse. E spazi. Alle spalle di Palazzo Bianco abbiamo l’ex Tribunale di Chiavari: possiamo trasformarlo in un centro civico straordinario collegato con il Comune, un luogo pubblico di aggregazione per i cittadini, per gli anziani, per le famiglie, con aule studio per studenti, una sala multimediale e spazi adeguati per tutte quelle associazioni che ancora non ne hanno.”

“Mi impegnerò” conclude il candidato “per trasformare Chiavari da città arroccata sulle proprie convinzioni, solo per chi ce la fa, a una città a portata di tutte e tutti. A Chiavari si vive bene, ma non basta: a Chiavari si deve vivere meglio, e tutti quanti. Sono convinto che noi rappresentiamo la vera alternativa nuova: valida, concreta e possibile per rimettere al centro Chiavari e il suo futuro.”

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