Chiavari, Orecchia e Giardini vogliono vederci chiaro sulla costruzione del palazzo in Via Bontà
Richiesto l'accesso agli atti, mancherebbe la convenzione tra Comune e Privati

I consiglieri di minoranza Nicola Orecchia e Giovanni Giardini chiederanno delucidazioni al Sindaco Federico Messuti circa l'intervento edilizio previsto in Via Bontà nell'ex area Rissauto a Chiavari dove dovrebbe essere realizzato un nuovo palazzo di 6 piani, con 38 appartamenti e 66 posteggi. Dalla richiesta di accesso agli atti avanzata dai consiglieri è emerso che gli Uffici Comunali abbiano escluso la necessità di stipulare una Convenzione tra Comune e Privati per il suddetto intervento edilizio.
Le dichiarazioni dei Consiglieri Orecchia e Giardini:
"Sin dall'inizio di questa legislatura, pur essendo tra i banchi della minoranza, abbiamo dichiarato e cercato di svolgere un'opposizione costruttiva, attenta al rispetto della legge e della trasparenza degli atti amministrativi, critica quando necessario e collaborativa per il bene della nostra città.
In verità, sino ad ora, non abbiamo trovato da parte del Sindaco Messuti e della sua maggioranza grande apertura ad un sereno confronto, ma noi continueremo nel nostro compito di Consiglieri Comunali.
È per questo che, prima di affrontare qualunque problematica amministrativa, desideriamo acquisire tutta la documentazione disponibile attraverso un regolare accesso agli atti.
Proprio in questi giorni siamo venuti a conoscenza di atti inerenti alcune pratiche urbanistiche particolarmente importanti per Chiavari: la prima riguarda l'intervento in Via Trieste nell'ex Area Italgas per la quale abbiamo già presentato nei giorni scorsi un'interpellanza da discutere in Consiglio Comunale.
La seconda riguarda, invece, l'intervento edilizio previsto in Via Bontà nell'ex area Rissauto. Dalla documentazione in nostro possesso sono diversi i punti critici che abbiamo riscontrato su questa pratica e sui quali chiederemo chiarimenti al Sindaco Messuti quale Assessore all'Urbanistica.
In particolare, ci risulta che gli Uffici Comunali abbiano escluso la necessità di stipulare una Convenzione tra Comune e Privati per l'intervento edilizio in oggetto.
Nutriamo forti dubbi sulla correttezza di tale decisione, sia perché prevista da precisa norma del nostro Puc, sia perché regolata da apposita Legge Regionale.
Una scelta non secondaria né tanto meno formale in quanto la convenzione attuativa accessoria al titolo edilizio deve regolare l'esecuzione da parte del soggetto attuatore dello standard che deve essere contrattualizzato nelle somme destinate e nei tempi.
Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un intervento edilizio in pieno centro città che prevede la costruzione di un palazzo di 6 piani, con 38 appartamenti, con 66 posteggi e con una monetizzazione degli oneri pari a 1.042.028, 42 euro!
La mancanza di una convenzione assieme ad altri punti dell'iter amministrativo che esporremo in aula ci lasciano molto perplessi, motivo per cui abbiamo ritenuto opportuno presentare un'interpellanza da discutere nel prossimo Consiglio Comunale."