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Chiavari, Orecchia: "L'eredità della sig.ra Orlandi venga utilizzata per i poveri"

L'appello dei consiglieri comunali di minoranza all'Amministrazione Messuti

Chiavari, Orecchia: "L'eredità della sig.ra Orlandi venga utilizzata per i poveri"
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I consiglieri comunali di opposizione di Chiavari, Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini e Nicola Orecchia intervengono sulla destinazione  dell’eredità della Sig.ra Marisa Orlandi che è stata portata all'attenzione dell'Amministrazione Messuti nel corso della seduta dell'ultimo consiglio comunale svoltosi ieri, giovedì 28 dicembre.

Le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza di Chiavari:

"Durante il Consiglio Comunale del 28 dicembre, con la mozione presentata dal consigliere comunale Nicola Orecchia, è stata portata all’attenzione dell’Amministrazione Messuti quella che è la giusta e legittima destinazione dell’eredità della Sig.ra Marisa Orlandi di 858.000 €.
Dall’esame del testamento è emerso, infatti, che la benefattrice ha voluto lasciare i propri averi “in beneficenza”, ossia, in base all’art. 630 del codice civile, al Comune di Chiavari, con lo specifico onere, però, di utilizzarli solo ed esclusivamente per aiutare i poveri della città.

Questa Amministrazione, invece, ha deciso di dirottarne una somma consistente (660.000 €) per finanziare il centro di aggregazione previsto in Piazza Del Buono.
Come più volte abbiamo ribadito in consiglio, noi non siamo certo contrari a che si realizzi questa opera pubblica in favore delle famiglie, dei giovani e degli anziani del quartere di Ri, ma riteniamo che debba essere finanziato con risorse comunali, non con i soldi dei poveri. Per rispettare le disposizioni di legge e, sopraCuCo, per dare attuazione alle volontà testamentarie della Sig.ra Orlandi, il Comune dovrà destinare tuCa l’eredità per i più bisognosi, mediante progetti concreti ed efficaci a sostegno di chi versa in gravi difficoltà economiche.

Altrimenti si potrebbe correre il rischio che i parenti della Sig.ra Orlandi contestino l’illegittmità di tale desFnazione e rivendichino l’intera eredità. Con la conseguenza paradossale che non si riesca né a finanziare l’opera pubblica, né sopraCuCo a sostenere i più poveri. Specie in questo periodo di pesante crisi economica dove le domande di aiuto sono sempre più crescenti. Le risposte che abbiamo ascoltato da parte del Sindaco sono state molto deludenti.
Messuti ha, infatti, dichiarato di non saperne nulla e di non aver neppure seguito la pratica,
dimenFcando di essersi, invece, personalmente recato presso lo studio del notaio per acceCare
l’eredità con beneficio di inventario per conto del Comune.
Il Primo Cittadino ha, quindi, preferito scaricare tuCa la responsabilità per la decisione assunta dalla
sua Amministrazione comunale, sull’Assessore ai Servizi Sociali, Michela Canepa.
Ma in consiglio comunale la Dott.ssa Canepa non è neanche intervenuta, perché,senza alcun avviso,
nel frattempo aveva abbandonato l’aula, lasciando senza risposta anche le successive interpellanze di sua competenza.
Viene il dubbio che non vi sia più grande sintonia tra Sindaco e Assessore.
Confidiamo che questa Amministrazione esamini meglio la pratica e soprattutto rilegga attentamente il verbale di immissione nel possesso dell’eredità, firmato dal curatore dell’eredità nominato dal Tribunale di Genova e dal dirigente ai Servizi Sociali del Comune di Chiavari dove hanno precisato che l’eredità debba essere destinata “esclusivamente ad uso ed in favore dei poveri del Comune di Chiavari”

Per l’anno nuovo ci auguriamo, quindi, che il Sindaco Messutti utilizzi nel miglior modo queste risorse per i più poveri e che i suoi proclami, fatti in occasione delle festività Natalizie, non rimangano, al solito, soltanto belle parole."

 

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