La dichiarazione

Chiavari, piste ciclabili: l'opposizione fa il punto su sicurezza e manutenzione

"Oggi quei tratti di ciclabile in pessimo stato, oltre a dare un’immagine di Chiavari sciatta e trasandata, sono certamente più pericolosi ed inutili di prima"

Chiavari, piste ciclabili: l'opposizione fa il punto su sicurezza e manutenzione
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A Chiavari, le piste ciclabili rappresentano un importante elemento di mobilità sostenibile e di sicurezza per i cittadini. Tra queste, il tratto lungo il fiume Entella si distingue per la sua bellezza, dal momento che offre un percorso immerso nel verde e lontano dal traffico veicolare. Tuttavia, l'opposizione di Chiavari rende note alcune criticità significative: sebbene il lato lavagnese sia interamente illuminato, il tratto di Chiavari, a partire dalle caserme verso Carasco, resta al buio dopo il tramonto, diventando pericoloso sia per i ciclisti che per i pedoni.

Così l'opposizione sullo stato delle piste ciclabili a Chiavari

"Se c’è un tratto di pista ciclabile a Chiavari oggettivamente utile e gradevole è quello lungo il fiume Entella. Un percorso immerso nel verde all’interno di un’oasi faunistica di grande valore naturale che, per di più, rappresenta una valida alternativa al traffico veicolare di Via
Parma per raggiungere il centro città in bicicletta e soprattutto al sicuro. Purtroppo, però, mentre il lato lavagnese è interamente illuminato, quello di Chiavari, a partire dalle Caserme verso Carasco dopo il tramonto finisce nel buio pesto.
Ciò lo rende di sera di fatto impercorribile o, comunque, molto pericoloso per chi lo
attraversa in bici, ma anche a piedi" - dichiarano i consiglieri di minoranza Nicola Orecchia, Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno e Silvia Garibaldi.

E proseguono: "Ricordiamo che l’Amministrazione Levaggi aveva realizzato il tratto della pista ciclabile fino alle Caserme (in attesa che venisse ricostruito il muro perimetrale crollato con l’esondazione del fiume Entella) ed è regolarmente illuminato.
Come mai l’Amministrazione Di Capua, di cui questa Maggioranza dice di essere in continuità, non ha provveduto a garantire la necessaria illuminazione del tratto successivo? Tra l’altro, per l’efficientamento energetico e l’illuminazione pubblica erano a disposizione i finanziamenti derivanti dall'Unione Europea “Next Generation Eu”. È intenzione di questa Giunta provvedere a colmare questa lacuna che impedisce la piena e sicura fruibilità della pista ciclabile anche di sera, specie con la bella stagione? Per quanto riguarda il centro cittadino, invece, quelle che questa Maggioranza definisce “piste ciclabili”, a nemmeno due anni dalla loro realizzazione sono già pressocché tutte irriconoscibili. Infatti, la segnaletica tracciata per terra risulta già in buona parte sbiadita, se non, addirittura, cancellata. Con la conseguenza che i mozziconi di pista non sono adeguatamente segnalati né ai ciclisti né soprattutto ai pedoni (sui marciapiedi) ed agli automobilisti (su strada). Inoltre, molti punti del tracciato sono già sgretolati".

"Ci chiediamo se questo sia dovuto ad una decisione della Giunta di ritornare sui propri passi ed eliminare i tratti di ciclabili più inutili e pericolosi, compresa la nuova discesa che collega il Ponte della Libertà a viale Tito groppo, dove alcune persone anziane hanno preso velocità e nella curva a gomito sono già cadute. Oppure semplicemente è dovuto all’approssimazione e all’indolenza che  caratterizza questa Amministrazione nel realizzare e mantenere in buono stato le opere pubbliche (come, ad esempio, nel caso del campo sportivo polivalente di Caperana, già rovinato a pochi anni dall’inaugurazione). Certo è che oggi quei tratti di ciclabile in pessimo stato, oltre a dare un’immagine di Chiavari sciatta e trasandata, sono certamente più pericolosi ed inutili di prima. In totale contrasto con l’obbiettivo di incentivare l’uso in sicurezza della bicicletta. Confidiamo quindi che questa Giunta provveda al più presto alla necessaria manutenzione, visto che anche coi recenti interventi sulla segnaletica stradale le ciclabili sono state dimenticate", continuano.

"Ci domandiamo, infine, dove sia finita Partecipattiva che delle piste ciclabili aveva fatto il proprio vessillo politico e per realizzarle aveva dovuto rimangiare tutto quanto aveva sostenuto contro la collocazione del depuratore in colmata mare ed oggi, infatti, si è rintanata in un silenzio assordante. Oggi Partecipattiva sembra diventata piuttosto “Partecipassiva”. Non vorremmo che l’ottenimento delle poltrone in giunta e nei Consigli di Amministrazione di Fondazione Torriglia, di AMT e presto anche di Marina Chiavari abbia limitato, se non completamente annullato, la propria libertà di espressione, come pare succeda a tutti gli altri consiglieri di Maggioranza.
Per ricevere una risposta a queste domande questa mattina abbiamo presentato un’interpellanza da discutere nel prossimo Consiglio comunale", conclude l'opposizione.

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