Chiavari rinuncia alla vendita delle quote di Iren Acqua Tigullio, il punto di Orecchia e Garibaldi
“Scelta giusta, ma tardiva e costosa per le casse pubbliche”

Sandro Garibaldi e Nicola Orecchia sulla decisione dell'Amministrazione Messuti sulla vendita delle quote Iren Acqua Tigullio S.p.A.:
"L’Amministrazione Comunale ha annunciato di voler fare retromarcia sulla vendita delle azioni di Iren Acqua Tigullio S.p.A. (ex Idrotigullio S.p.A.), che gestisce parte del servizio idrico cittadino.
Apprendiamo con favore la notizia, visto che, nel silenzio generale, per primi avevamo reso noto la proposta di acquisto formulata da IREN ai Comuni e avevamo dichiarato, da subito, che sarebbe stata una scelta sbagliata per il Comune di Chiavari.
Infatti, cedere il 20% delle azioni avrebbe comportato: la perdita degli utili (fino a 100.000 € all’anno), la perdita del controllo sulla gestione (senza due consiglieri di amministrazione e un membro del collegio sindacale), la rinuncia alla fornitura di 600.000 metri cubi di acqua gratuita ogni anno per il Comune e la rinuncia alla manutenzione delle reti meteoriche da parte di IREN.
Ci saremmo aspettati che il Sindaco dicesse subito no alla proposta.
E, invece, con delibera n. 78 del 27.3.2025 la Giunta Messuti, per valutare “l’ipotesi di cessione di tutte le azioni”, “unitamente a quelle detenute da Marina Chiavari”, ha deliberato di dare incarico ad un commercialista per verificare “quale potrebbe essere il valore di realizzo da parte del Comune” e, quindi, venderle “qualora il valore di realizzo delle azioni risulti vantaggioso per l’Ente”.
Ma non solo.
Con determina n. 726 del 30.04.2025 questa Maggioranza ha dato incarico anche ad un legale per approfondire la risoluzione dei contenziosi pendenti fra il Comune di Chiavari e la Società IREN. Condizione posta dalla Società al Comune di Chiavari per l’acquisto delle azioni.
Seguivano diversi incontri tra IREN ed i Comuni, coinvolti dalla vendita delle azioni pubbliche, cui ci risulta che abbiano partecipato sia Federico Messuti che Antonio Segalerba, per portare avanti la trattativa.
Tutto portava a ritenere, quindi, che la Giunta Messuti stesse facendo ogni passo necessario per concludere l’operazione.
Chissà cosa avrà fatto cambiare idea al Primo Cittadino?
Sarà servita l’interpellanza del Consigliere Comunale Nicola Orecchia in discussione, combinazione, proprio tra due giorni, a farlo tornare sui suoi passi?
È finito l’idillio tra Comune di Chiavari e Iren per la faccenda del depuratore in colmata mare?
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se forse, invece, di spendere soldi pubblici per due consulenti, sarebbe stato sufficiente ascoltarci, per capire che vendere le azioni pubbliche sarebbe stata l’ennesima scelta sbagliata di questa amministrazione".