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Chiavari: sulle concessioni demaniali interviene Impegno Comune

Il presidente Grillo: "Risulta quantomeno curioso che il sindaco e il presidente del consiglio comunale, avvocati, interpretino l’improcedibilità come una certificazione della correttezza dell’operato"

Chiavari: sulle concessioni demaniali interviene Impegno Comune
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Continua la discussione intorno alle concessioni demaniali a seguito di cui erano stati presentati sette ricorsi da parte di stabilimenti balneari, contro la delibera n. 247 del 2023.

La pronuncia del TAR

Nei giorni scorsi il TAR ha dichiarato improcedibili i ricorsi dei sette stabilimenti: notizia che aveva commentato anche il sindaco di Chiavari, Federico Messuti.

Davide Grillo, presidente dell'associazione Impegno Comune va all'attacco:

 

"In merito alle recenti dichiarazioni del Sindaco Messuti sulla sentenza del TAR relativa alle concessioni demaniali, ci sembra opportuno fare alcune precisazioni. Il sindaco ha affermato: «Il TAR ha dichiarato improcedibili i ricorsi presentati da 7 stabilimenti contro la delibera n. 247 del 2023, relativa alle concessioni demaniali. Viene così accertata la bontà dell’azione amministrativa del Comune di Chiavari».

Tuttavia, riteniamo necessario chiarire cosa significhi realmente il termine improcedibilità."- così Grillo.

"Nel diritto amministrativo, l’improcedibilità si verifica quando il giudice non può o non deve più pronunciarsi sul merito del ricorso, per esempio perché l’interesse del ricorrente è venuto meno, i fatti alla base del ricorso sono mutati o il ricorrente ha rinunciato all’azione legale.

In sintesi, l’improcedibilità non riguarda affatto il merito o la validità delle motivazioni esposte nel ricorso. Semplicemente, non ci sono più i presupposti per decidere il caso in sede giudiziale.

Alla luce di queste considerazioni, risulta quantomeno curioso che il sindaco e il presidente del consiglio comunale, avvocati, interpretino l’improcedibilità come una certificazione della correttezza dell’operato dell’Amministrazione. Non solo è fuorviante, ma rischia di generare confusione nei cittadini.

Se le istituzioni devono rappresentare un esempio di trasparenza e correttezza, questa narrazione appare più come un tentativo di piegare i fatti alle proprie esigenze comunicative. Una pratica che, come cittadini, speriamo di non vedere mai più.

In conclusione, suggeriamo al sindaco di riservare l’arte dell’interpretazione creativa alle serate letterarie. Quando si tratta di comunicare ai cittadini, invece, un po’ di prosaica aderenza alla realtà potrebbe essere davvero apprezzata."

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