Politica

Chiusa temporaneamente la tribuna del campo sportivo Macera di Rapallo

Disposta l'interdizione temporanea dell'accesso all'area sottostante il settore, al fine di garantire la massima tutela dell'incolumità pubblica

Chiusa temporaneamente la tribuna del campo sportivo Macera di Rapallo

L’ufficio tecnico del Comune di Rapallo ha effettuato un sopralluogo presso il campo sportivo Umberto Macera per verificare lo stato di conservazione della tribuna.

Disposta l’interdizione temporanea dell’accesso all’area sottostante il settore, al fine di garantire la massima tutela dell’incolumità pubblica

Dopo le verifiche tecniche condotte, e in via del tutto precauzionale, è stata disposta l’interdizione temporanea dell’accesso all’area sottostante la tribuna, al fine di garantire la massima tutela dell’incolumità pubblica.
“L’amministrazione comunale ha attivato le procedure necessarie per la messa in sicurezza della struttura, con conseguente riapertura della stessa in un arco temporale di un paio di settimane”, fa sapere piazza delle Nazioni.

Il consigliere comunale di opposizione Andrea Carannante torna a scagliarsi contro l’amministrazione comunale.

“Non passa giorno senza che a Rapallo si chiuda qualcosa – rimarca Carannante – oggi tocca alla tribuna del Macera, interdetta in via del tutto precauzionale. Ieri un cantiere bloccato, domani chissà quale altra sospensione temporanea. È diventata la colonna sonora di questa amministrazione: ogni giorno un problema nuovo, ogni giorno una scusa pronta. E pensare che solo ieri il sindaco e il responsabile dei lavori pubblici si erano prestati a un video sugli allagamenti che sembrava una gag comica. Purtroppo, però, non era una battuta: era tutto vero. E oggi la realtà supera la satira, con l’ennesimo cartello di chiusura. La tribuna del Macera non è un luogo qualunque: è un punto di ritrovo per ragazzi, famiglie, società sportive. Ma da anni manca una manutenzione seria, una pianificazione degna di una città che dovrebbe crescere, non sgretolarsi. Ogni volta si parla di verifiche tecniche e di riaperture in un paio di settimane. La verità è che Rapallo è ormai diventata un cantiere di scuse e promesse non mantenute. Le scuse non servono più a nulla. Avete poco da scusarvi: a forza di misure precauzionali, avete trasformato la città in un percorso a ostacoli tra transenne, buche e lavori fermi. Quando un’amministrazione comunale non riesce nemmeno a garantire la sicurezza delle proprie strutture pubbliche – conclude Carannante – non resta che una sola soluzione: non un’altra ordinanza o un altro comunicato, ma un atto di responsabilità. L’unica vera messa in sicurezza che ci serve, a questo punto, è che andiate a casa”.