Claudio Muzio: «Minori in affido, lo stato sostenga i Comuni»

L'ordine del giorno presentato quest'oggi assieme al collega Angelo Vaccarezza

Claudio Muzio: «Minori in affido, lo stato sostenga i Comuni»
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Un ordine del giorno per finanziare le spese comunali per i minori in affido.

La proposta, a sostegno dei minori in affido, di Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza

Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia proveniente dal Levante e segretario dell’Ufficio di Presidenza, ha presentato quest’oggi, assieme al collega Angelo Vaccarezza, un ordine del giorno che impegna il presidente Toti e la Giunta a proporre alla Conferenza Stato-Regioni di valutare la possibilità di finanziare con risorse statali le spese sostenute dai Comuni per i minori affidati in struttura protetta a seguito di provvedimento giudiziario, o quantomeno di escludere tali spese dai vincoli di finanza pubblica.

«La Legge 184 del 1983 - scrive Muzio nel documento - individua il Servizio Sociale del Comune quale responsabile del programma di assistenza e vigilanza del minore durante il periodo di affidamento stabilito con decreto del Tribunale. Ciò comporta l’assunzione, da parte dell’Ente locale coinvolto, del conseguente onere finanziario. Si tratta di una spesa obbligatoria, non contenibile e non programmabile, che oggi purtroppo, a causa delle ristrettezze di bilancio, della riduzione dei fondi da parte dello Stato, dei vincoli imposti dal patto di stabilità, rischia di causare grandi difficoltà ai Comuni, in particolar modo a quelli di medie e piccole dimensioni».

«Proprio tenendo conto dell’alto valore sociale e di protezione dell’infanzia a cui tali spese sono finalizzate – prosegue il consigliere regionale di Forza Italia – ritengo necessario un intervento dello Stato a sostegno dei Comuni, affinché un’azione così importante a tutela dei minori possa essere svolta nelle migliori condizioni, senza provocare per l’Ente locale rischi di pre-dissesto finanziario».

«Per tali motivi - conclude – ho presentato questo ordine del giorno, che chiede al presidente Toti e alla Giunta di farsi carico del problema in sede di Conferenza Stato-Regioni».

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