Politica locale

Claudio Muzio: “Se esistesse il Daspo politico, l’Amministrazione Solinas ne sarebbe prima destinataria”

Il consigliere: "Se Solinas e Sandro Muzio avevano così urgenza di approvare il Daspo, perché non lo hanno fatto in questi due anni?

Claudio Muzio: “Se esistesse il Daspo politico, l’Amministrazione Solinas ne sarebbe prima destinataria”

Non si è fatta attendere anche la reazione di Claudio Muzio, capogruppo di “Sestri nel cuore” sul tema del Daspo Urbano e sui problemi di ordine pubblico degli ultimi giorni.

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“Se il problema a Sestri Levante fosse stato quello dell’introduzione del Daspo urbano, sarebbe bastata una modifica al Regolamento vigente, che si sarebbe potuta portare in Consiglio in tempi rapidi, con il sostegno convinto anche del nostro gruppo, già in questi due anni e oltre di amministrazione, cosa che non è avvenuta.”

“Invece in Consiglio è stato portato nei giorni scorsi un nuovo Regolamento di 81 articoli che va di gran lunga oltre la questione del Daspo urbano, e che farebbe calare una cappa illiberale sulla città, con una lunga serie di 110 divieti che vanno a ingerire persino nella sfera privata dei cittadini e loro abitazioni, per soddisfare l’estremismo ideologico del consigliere Smeraldi, eletto con poche decine di preferenze ma oggi di fatto vero detentore e ispiratore della linea politica di questa Amministrazione”.

“In questo quadro – prosegue – le parole del sindaco Solinas e del vicesindaco Sandro Muzio sul tema del Daspo urbano e le loro accuse alle opposizioni sono soltanto una gigantesca mistificazione per coprire sia la debacle della maggioranza nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, sia la vera essenza del nuovo Regolamento: una cambiale politica da pagare al consigliere Smeraldi, ma che sarebbe un’autentica iattura per la città e per i cittadini”.

“Se Solinas e Sandro Muzio avevano così urgenza di approvare il Daspo, perché non lo hanno fatto in questi due anni? E perché hanno deciso di interrompere la seduta di Consiglio nella notte tra venerdì e sabato e di rimandarla a data da destinarsi? Il problema non sono gli emendamenti delle opposizioni, mirati a evitare che questo nuovo disastroso Regolamento entri in vigore. Il problema non è il Daspo urbano, che siamo pronti a votare anche subito con apposito provvedimento e applicabile in tutto il territorio cittadino, e non solo in alcune aree come previsto dalla proposta di nuovo Regolamento. Il problema è la totale inconsistenza politica e amministrativa di questa Giunta e di questa maggioranza, che ammantano con mistificazioni e balle spaziali la loro incapacità.”

A loro andrebbe senza dubbio dato, se esistesse, il Daspo politico per evitare ulteriori danni alla città”, conclude il capogruppo di “Sestri nel cuore”.- conclude il consigliere.