Confronto su rendiconto 2023: Mangiante condanna l'«escamotage» delle minoranze
La dichiarazione dell'attuale primo cittadino
Il Sindaco uscente Gian Alberto Mangiante ha espresso forte disappunto nei confronti del comportamento delle minoranze durante il consiglio comunale sul rendiconto 2023, definendolo un escamotage studiato a tavolino per impedire un confronto.
La dichiarazione di Mangiante
«Atteggiamento provocatorio incomprensibile delle minoranze che, sfruttando un cavillo giuridico del regolamento del consiglio comunale, rifiutano il confronto sul rendiconto 2023 e rinviano alla sola dichiarazione di voto, non replicabile da parte di nessuno, le valutazioni sulla pratica. Ed infatti, dopo l’esposizione del Sindaco, il Presidente del Consiglio come sempre ha dato loro la possibilità di intervento, a cui è però seguita una dichiarazione di voto rivelatasi questo sì un vero e proprio intervento. In pratica un escamotage studiato a tavolino per impedirci di confrontarci e motivare le nostre scelte, visto che la dichiarazione di voto non prevede ogni replica - afferma Mangiante, attuale primo cittadino di Lavagna - Tale aspetto contraddice palesemente quelle asserite e ventilate richieste di confronto che in questa campagna elettorale vengono solo strumentalmente portate avanti ma che alla prova dei fatti risultano non solo prive di significato, ma anche vuote di ogni effettiva volontà». Spiega il sindaco uscente, e aggiunge: «Viceversa, questa maggioranza è assolutamente fiera di avere espresso un risultato di amministrazione pari a 8874000 € circa, che conferma quanto di positivo per il bilancio del comune di Lavagna si è effettuato nel 2023 e in tutti gli anni del nostro mandato. I risultati conseguiti fanno sì che la gestione effettuata abbia messo in condizioni l’Osl di poter disporre delle somme necessarie per fronteggiare un dissesto / fallimento, che altri con la loro gestione hanno cagionato»