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Consigli comunali alle 16, a Recco si lamenta l’opposizione

Ad Andrea Brunelli e Ivana Romano di “Finalmente Recco” non piacciono le modalità di convocazione e gli orari dei consigli comunali

Consigli comunali alle 16, a Recco si lamenta l’opposizione

Ad Andrea Brunelli e Ivana Romano, consiglieri comunali a Recco del gruppo di opposizione “Finalmente Recco”, non piacciono le modalità di convocazione e gli orari dei consigli comunali.

Ad Andrea Brunelli e Ivana Romano di “Finalmente Recco” non piacciono le modalità di convocazione e gli orari dei consigli comunali

I due esponenti della minoranza rilevano che il consiglio comunale, da quando il sindaco è Carlo Gandolfo, viene convocato alle 16, orario che non favorisce la partecipazione né cittadini né dei consiglieri alle prese con impegni lavorativi. Ugualmente viene considerato poco congruo il preavviso di 6 giorni che, sempre secondo Brunelli e Romano, ridurrebbe la possibilità di presenza e partecipazione.
I due consiglieri di opposizione, dunque, auspicano una maggiore attenzione alla condivisione, anche in via informale, delle date di convocazione, così da favorire un più ampio coinvolgimento e una migliore rappresentatività dei lavori consiliari.

Ecco la lettera indirizzata al presidente del consiglio comunale di Recco in merito alla convocazione dei consigli comunali.

“Da diversi anni, nei due mandati del Sindaco Gandolfo, il Consiglio comunale di Recco viene convocato nel pomeriggio alle ore 16:00. Su questo aspetto ci siamo espressi più volte, sia nella passata legislatura sia nell’attuale, ritenendo che tale orario non favorisca la partecipazione dei cittadini interessati né agevoli i Consiglieri nel conciliare i propri impegni lavorativi con l’attività consiliare.
Abbiamo preso atto della volontà del Presidente del Consiglio di mantenere tale orario in nome di una “migliore organizzazione dei lavori consiliari”. Tuttavia, riteniamo opportuno ricordare che, per interi mandati amministrativi, i lavori del Consiglio si sono svolti in orari serali senza alcuna difficoltà di organizzazione.
A questa criticità si aggiunge la tempistica delle convocazioni: i Consigli comunali vengono fissati con un preavviso di soli sei giorni. Ciò comporta che molti impegni lavorativi, familiari e personali siano già stati programmati, riducendo la possibilità di presenza e partecipazione. In questa occasione, ad esempio, il Consiglio è stato convocato di martedì — giorno diverso rispetto all’abituale giovedì — e ciò comporterà l’assenza del Capogruppo Dario Capurro e della Consigliera Ivana Romano, con la conseguenza che metà della minoranza non potrà prendere parte alla seduta per impegni precedentemente assunti e non rinviabili.
In numerosi Comuni la prassi prevede che la convocazione dei Consigli sia preceduta da una riunione dei Capigruppo, finalizzata a condividere data e orario. Non riteniamo necessario arrivare a un formalismo eccessivo, ma riteniamo auspicabile una maggiore attenzione alla condivisione, anche in via informale, delle date di convocazione, così da favorire un più ampio coinvolgimento e una migliore rappresentatività dei lavori consiliari.”