Consiglio Comunale a Sestri, l'opposizione di centrosinistra replica al Presidente Benedetti
La posizione del gruppo Progresso per Sestri dopo le dichiarazioni di Gian Paolo Benedetti in Consiglio Comunale
Nella serata di ieri, giovedì 30 gennaio, si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale di Sestri Levante nonostante le polemiche avanzate nella giornata di mercoledì da tutti i gruppi di opposizione circa la mancata convocazione del Consiglio secondo le modalità previste dalla legge. Il gruppo di minoranza Progresso per Sestri- Sestri un passo Avanti risponde all'intervento introduttivo del Presidente del Consiglio, Gian Paolo Benedetti:
"Siamo rimasti sconcertati dalle parole del Presidente del Consiglio durante la seduta di ieri sera. Siamo stati accusati di non “collaborare con l’amministrazione” per aver segnalato l’errata convocazione della seduta.
Il Presidente dovrebbe sapere che la mera pubblicazione all’albo pretorio non è per i consiglieri, ma solo per pubblicità ulteriore ai cittadini. I consiglieri vanno convocati al domicilio - o tramite messo o tramite pec - con avviso firmato dal Presidente.
L’Amministrazione sostiene che il ”piccolo errore” non rendeva nulla la convocazione: e allora perchè ha convocato una nuova seduta con procedura d’urgenza? Non ha ripetuto la prima convocazione, ha convocato una nuova seduta d’urgenza.
La realtà è che le opposizioni hanno collaborato talmente tanto da salvare la seduta di consiglio, che altrimenti questa mattina poteva essere invalidata perchè non convocata correttamente. Non ci aspettavamo un mazzo di fiori in premio, ma neanche il teatrino del Presidente del Consiglio risentito e offeso.
Ci asteniamo dal ricordare che tutta la “collaborazione” che nei mandati precedenti veniva offerta dall’attuale maggioranza era di inviare esposti a procura e corte dei conti per far sanzionare dirigenti e amministratori. Noi invece cerchiamo di correggere gli errori prima che vengano fatti.
E che nessuno provi a scaricare la responsabilità sull’ottimo lavoro sempre svolto dai dipendenti comunali: presidente del consiglio, dieci consiglieri di maggioranza, sei componenti di giunta, organi dirigenziali. Nessuno che ha verificato la completezza della documentazione inviata e ricevuta"