Omofobia

Da De Paoli in giù. Le dichiarazioni della Lega

La frase di Giovanni De Paoli citata da Fedez è solo un esempio tra le tante esternazioni leghiste. Salvini resta (pare) inascoltato. Fino a quando?

Da De Paoli in giù. Le dichiarazioni della Lega
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«Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno»,  questa la frase di Giovanni De Paoli, presa ad esempio da Fedez come simbolo di ignobile omofobia ieri sul palco del Concertone del Primo Maggio. Mal'ex consigliere ligure della Lega è in "buona"compagnia

Ecco (solo) alcune delle esternazioni dei colleghi di partito di De Paoli

 

"I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali", Alessandro Rinaldi consigliere per la Lega Reggio Emilia.
“Gay vittime di aberrazioni della natura", Luca Lepore e Massimiliano Bastoni consiglieri comunali leghisti.
“I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie», Alberto Zelger consigliere comunale della Lega Nord a Verona.
“Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza", Stella Khorosheva candidata leghista.
"Fanno iniezioni ai bambini per farli diventare gay", candidata della Lega Giuliana Livigni.

Che non ascoltano Salvini

Matteo Salvini  ha manifestato un atteggiamento nettamente diverso. Da ultimo, schierandosi contro le discriminazioni a danno delle persone omosessuali presenti nel documento dell'Asl spezzina sulla campagna vaccinale circolato a febbraio e poi subito ritirato. Si chiede se i suoi lo ascoltano?
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