Da Mediaterraneo a Villa Jolanda, gli affondi dei consiglieri comunali Conti e Pistacchi
Dopo il consiglio comunale che si è svolto venerdì scorso
A Sestri Levante, dopo il consiglio comunale di venerdì scorso, ecco l’affondo di Marco Conti, capogruppo di Fratelli d'Italia, e Diego Pistacchi, capogruppo di Sestriamo/Forza Italia: «Solinas scavalca Massucco nella continuità per Mediaterraneo. E i “comunisti” salvano la maggioranza che non c’è più per Villa Jolanda».
Le dichiarazioni dei consiglieri comunali di opposizione Conti e Pistacchi
«La decenza sprofonda nella Mediaterraneo - esordiscono i consiglieri comunali di opposizione Conti e Pistacchi -. La sinistra dichiarata e quella inconscia si scoprono finalmente compatte nella visione passata e futura della Mediaterraneo. Alla faccia di tutte le critiche degli anni scorsi, delle accuse di spreco di denaro pubblico, la maggioranza Solinas spende molti più soldi dei cittadini per incaricare la società partecipata di svolgere meno servizi di prima. Tanto che il generoso regalo di Natale a Mediaterraneo, pagato dalle tasche dei cittadini, è passato con il voto convintamente favorevole di quelli che chiamano “i comunisti”, ai quali non è sembrato vero di vedere confermata e addirittura rafforzata la loro linea. L'imbarazzo ha spinto almeno un consigliere di maggioranza ad astenersi».
«Non solo - proseguono -. Solinas e i suoi sono stati anche salvati dai “comunisti” che hanno garantito il numero legale nell'aula da noi abbandonata quando la maggioranza non c'era più, al momento di far passare una pratica decisiva per lo svincolo alberghiero di Villa Jolanda».
«La certificazione della continuità amministrativa con la sinistra - concludono Conti e Pistacchi - è la strada scelta da una maggioranza, ormai neppure in grado di scrivere correttamente un emendamento al proprio stesso regolamento. Tanto che gli alberghi di Sestri Levante potranno avere diritto a un parcheggio di carico e scarico annuale anche restando aperti solo 2 mesi e 2 giorni all'anno, il contrario di ciò che credevano di deliberare Solinas e i suoi».