Politica locale

Depuratore a Chiavari, la posizione della consigliera Silvia Garibaldi

Il tema è emerso durante il consiglio comunale di ieri, venerdì 1 dicembre

Depuratore a Chiavari, la posizione della consigliera Silvia Garibaldi
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La consigliera comunale di minoranza Silvia Garibaldi interviene sulla questione del depuratore a Chiavari emersa anche nel corso della seduta del Consiglio Comunale di ieri, venerdì 1 dicembre.

Le dichiarazioni di Garibaldi

"Ieri il consiglio comunale nell'ultima pratica ha messo a nudo la posizione dell'amministrazione Messuti Segalerba circa il depuratore di vallata e la sua collocazione in colmata. L'amministrazione lo vuole, lo vuole lì e inutilmente addossa agli amministratori del passato le colpe.

La collocazione attuale è stata votata nel precedente mandato della loro amministrazione nel PUC da loro elaborato ed in città metropolitana , in 6 anni Segalerba, quale membro della stessa, non ha evidentemente voluto portare proposte di delibera alternative

Si può annullare una delibera precedente con una delibera successiva: in città metropolitanan è successo nel 2016 (amministrazione Levaggi) quando si riuscirono a scorporare Sestri e la Val Petronio dal depuratore di Chiavari, è successo quando in città metropolitana è stata portata la delibera voluta dall’amministrazione (allora Di Capua Segalerba) per spostare da Lido a Colmata la collocazione.

I provvedimenti più remoti rispetto a questi fatti sono appunto passato remoto.

L'ultima possibilità di riaprire il dibattito, occupandosi un po' più di politica e meno di altro, la forniscono proprio le recenti mareggiate (2018 Rapallo e 2023 Chiavari) che hanno portato ad una presa di coscienza da parte di cittadini e amministratori locali che non può passare inosservata

Ieri in consiglio comunale ho proposto si deliberasse un ordine del giorno che portasse a riaprire la discussione sulla collocazione del depuratore e giungere a nuove soluzioni per la depurazione dei reflui del comprensorio che abbiamo caratteristiche: di collocazione, di dimensionamento, di numero di depuratori, di tecniche di depurazione

che si contraddistinguano per sicurezza, sostenibilità dei costi, sostenibilità energetica, rispetto della direttiva europea sul recupero delle acque depurate, compatibilità con la vivibilità e lo sviluppo dell’ economia della Città di Chiavari e degli altri Comuni del Comprensorio.

I consiglieri di minoranza presenti: Silvia Garibaldi, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Nicola Orecchia, Antonio Bertani, hanno condiviso la mia posizione negli interventi e votando a favore l’ODG che recitava, dopo le premesse,

“IL CONSIGLIO IMPEGNA IL SINDACO, LA GIUNTA ed il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE in qualità di vicesindaco della Città Metropolitana

  • ad aprire un dibattito pubblico
  • ad attivarsi perché si riapra la discussione sulla collocazione del depuratore nelle sedi opportune”

Hanno votato contro, contro il prendersi un impegno reale per cambiare le cose: il Sindaco Federico Messuti, il Presidente del Consiglio Comunale e Vice sindaco della città metropolitana Antonio Segalerba, i consiglieri comunali: Lagomarsino, Brignole, Galli, Della Casa, Sanguineti Massimo, Sanguineti Emanuele, Ginocchio, Solari,Monti.

Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale hanno cercato di confondere le idee parlando di passato, accusando di non volere un depuratore, quando lo si vuole ma in diversa collocazione e con diversa soluzione progettuale, parlando di destinazione pubblica della colmata che può andare bene ma non implica ci debba essere un depuratore sotto perché ricordo: il depuratore, la sua difesa e tutto quanto lo pagheranno i cittadini di tutto il Comprensorio in bolletta.

Spero che i Sindaci del Comprensorio, i loro cittadini e gli amministratori regionali e di città metropolitana capiscano che il problema non è chiavarese, ma comprensoriale e si attivino sostituendo in tale competenza l’amministrazione chiavarese che purtroppo è immobile ed inamovibile sul punto."

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