Depuratore di Chiavari, Salis: “Massima apertura al dialogo”
“Convocherò a breve tutti i comuni e le amministrazioni coinvolte per ascoltare i loro punti di vista”

Silvia Salis sindaco di Genova e di Città Metropolitana sul depuratore di Chiavari: “Massima apertura al dialogo sul depuratore. Presto un incontro con tutti i Comuni”.
La posizione di Salis
«Convocherò a breve tutti i comuni e le amministrazioni coinvolte per ascoltare i loro punti di vista sul depuratore in colmata a Chiavari» annuncia Silvia Salis, sindaca della Città Metropolitana di Genova.
«È importante che ogni amministratore chiarisca la propria posizione e insieme si valutino eventuali alternative logistiche – prosegue - Da parte mia come sindaca della Città Metropolitana c’è la massima disponibilità e apertura al dialogo»
«Il ricorso era diventato ormai, anche a causa dell’immobilismo della precedente guida della Città metropolitana nel trovare soluzioni alternative, un atto non più rimandabile - evidenzia Salis - Diversamente, il rischio erano sanzioni pesantissime che sarebbero ricadute sul bilancio della Città metropolitana a scapito di altri interventi essenziali per gli enti locali, come la messa in sicurezza di scuole e strade»
«A fare il ricorso è stata Iren perché è il soggetto che dovrà costruire il depuratore, ma l’azienda è disponibile a valutare soluzioni alternative nonostante abbia già speso 3 milioni su questo sito - spiega la sindaca, che afferma - Sia Città Metropolitana che Iren rimangono assolutamente aperti alle indicazioni dei Comuni per trovare soluzioni in uno o più luoghi alternativi, sospendere il ricorso e partire con un nuovo progetto».
«Ci tengo a sottolineare come ogni decisione che prenderò in questo mandato da sindaca, compresa questa, ha e avrà sempre lo scopo di tutelare l’interesse della nostra comunità - conclude - e di trovare nuove soluzioni possibili per evitare che scelte fatte sull’onda della ricerca di un consenso immediato o per evitare attacchi populisti ricadano sulla vita quotidiana di tutti gli abitanti della Città metropolitana».