Il consigliere metropolitano Andrea Rossi ha presentato un ordine del giorno per chiedere che il consiglio metropolitano impegni la sindaca metropolitana Silvia Salis a rinunciare alla realizzazione del depuratore di vallata in Colmata a mare a Chiavari.
Politica
Viene chiesto di prendere una posizione netta e “non più invariabile sul tempo”, al consiglio metropolitano e alla sindaca Salis.
La dichiarazione del consigliere metropolitano Andrea Rossi
“La sentenza del TAR Liguria è chiara. la contrarietà del Comune di Chiavari è pta da anni. I sindaci del territorio hanno chiesto alternative. Ma ad oggi Città Metropolitana non ha fatto nessuna scelta concreta. E’ inaccettabile. Bisogna dire con forza “Il depuratore il colmata non si farà”
L’ordine del giorno chiede che la sindaca Salis abbandoni formalmente il progetto di Chiavari e pretenda da IREN il ritiro immediato del ricorso presentato al TAR.
«Non si può dire di voler cercare alternative e poi lasciare che IREN confermi il progetto e lo difenda in tribunale. È un gioco delle parti che danneggia i cittadini e blocca ogni possibile soluzione». Rossi ricorda che la proposta nasce anche a fronte della condanna europea relativa all’impianto di Lavagna, non conforme e fonte di sanzioni pesantissime per i cittadini.
«Abbiamo bisogno di impianti di depurazione efficienti, sostenibili, condivisi con i territori- aggiunge – Ma questo progetto è fallito. Continuare a tenerlo in vita significa solo perdere altro tempo e pagare multe inutili».
Conclude Rossi «Non servono altri tavoli, altre lettere, altri rinvii. Serve una decisione politica. Se la Città Metropolitana non è in grado di prenderla, lo dica chiaramente. Ma non può più nascondersi dietro IREN».
L’ordine del giorno a firma di Andrea Rossi
“Oggetto: ORDINE DEL GIORNO SUL DEPURATORE DI VALLATA DI CHIAVARI dopo la
sentenza TAR Liguria n. 832/2024.Il sottoscritto Consigliere metropolitano chiede che sia iscritto all’ordine del giorno del prossimo consiglio metropolitano il seguente ordine del giorno per la sua trattazione e messa al voto ai sensi del regolamento.
PREMESSO CHE:
Il 15 gennaio 2025 il Sindaco Metropolitano f.f. Antonio Segalerba ha convocato i Sindaci dei comuni interessati dal progetto del depuratore di vallata di Chiavari. Nel corso della riunione, il Sindaco di Chiavari, Federico Messuti, ha espresso contrarietà alla collocazione dell’impianto a Colmata, proponendo invece l’aggiornamento del depuratore di Preli per servire Zoagli e Leivi. Il Sindaco di Lavagna ha manifestato disponibilità ad ospitare un depuratore anche per i comuni di Cogorno, Carasco e Ne. I Sindaci di Cogorno, Carasco, Coreglia, Borzonasca, Ne e San Colombano si sono detti disponibili a cercare soluzioni alternative al depuratore di vallata di Chiavari, pur senza abbandonare il progetto originario, mentre il Sindaco di Mezzanego si è rimesso alle decisioni dell’autorità. il verbale della riunione con tutte le istanze è stato inviato al gestore Iren affinché approfondisse le valutazioni e solo – con lettera del 28 maggio 2025 – il gestore ha risposto con un laconico “confermiamo la nostra piena disponibilità, in collaborazione con gli enti coinvolti, a valutare ipotesi alternative di localizzazione, dobbiamo dar conto del fatto che gli ulteriori approfondimenti compiuti, ad oggi, fanno ancora propendere per il collocamento in Colmata come quello maggiormente idonee e più facilmente percorribile”;
in data 5 giugno 2025, ultimo giorno utile per la proposizione dell’impugnazione, IREN ha notificato appello avverso la suddetta sentenza del Tar Liguria confermando la volontà di procedere con il depuratore di vallata in colmata mare a Chiavari;
in data 21 luglio 2025 la Sindaca SALIS ha indetto una riunione con tutti i Sindaci del territorio per trovare soluzione alternative al progetto di collocazione del depuratore di Vallata in Colmata a Chiavari; soluzione che avrebbe dovuto essere stata comunicata entro di 90 giorni;che è necessario procedere con iniziative alternative volte anche al superamento dell’unico depuratore di vallata in colmata mare a Chiavari stante la contrarietà del Comune di Chiavari e della sentenza del Tar per trovare altre soluzioni che consentano di risolvere la condanna Europea che ha colpito l’impianto di Lavagna non in regola con la depurazione e che implica il pagamento di importanti sanzioni a carico dei cittadini;
che nonostante siano trascorsi 90 giorni che la Sindaca si era data come obiettivo non risultano scelte concrete in merito alla soluzione del problema;
TUTTO CIO’ PREMESSO
Il sottoscritto Consigliere metropolitano, alla luce delle posizioni espresse e delle criticità emerse, propone l’approvazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO
il Consiglio Metropolitano impegna la Sindaca Metropolitana e i Consiglieri Delegati a rinunciare formalmente alla realizzazione del depuratore di vallata in colmata a mare a Chiavari, a richiedere al gestore il ritiro del ricorso (di cui sopra) presentato al TAR Liguria e a individuare soluzioni alternative per la costruzione di nuovi impianti di depurazione, in grado di risolvere le criticità attuali e di superare le sanzioni europee derivanti dall’inadeguatezza dell’impianto di Lavagna al servizio anche del comune di Cogorno.”