La richiesta

Depuratore, Giardini e Orecchia: “Ora servono due varianti urbanistiche, altrimenti è l’ennesima presa in giro”

I consiglieri di opposizione chiedono una delibera formale per eliminare il depuratore in Colmata e confermare la collocazione a Preli

Depuratore, Giardini e Orecchia: “Ora servono due varianti urbanistiche, altrimenti è l’ennesima presa in giro”
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Prosegue il dibattito politico a Chiavari attorno alla localizzazione del nuovo depuratore comprensoriale. Dopo la convocazione di un Consiglio comunale straordinario richiesto dai gruppi di opposizione, l’amministrazione ha espresso la volontà di superare l’ipotesi di realizzazione dell’impianto nell’area di Colmata, aprendo alla possibilità di una variante urbanistica. A commentare la situazione sono i consiglieri comunali Giovanni Giardini (Cambia con me) e Nicola Orecchia (Chiavari con te).

La dichiarazione dell’opposizione

“Nel nostro ruolo di Consiglieri Comunali abbiamo sempre cercato di avere una visione di città che perseguisse il bene sia dei Chiavaresi che degli ospiti.

Lo abbiamo dimostrato negli anni evitando sterili polemiche con contenuti che lasciano il tempo che trovano e non portano a nulla.

Quindi "la strada del fare" è solo musica per le nostre orecchie, anche se più difficile e impegnativa.

Per quanto riguarda il Depuratore in area di Colmata abbiamo evidenziato con il nostro recente intervento (Comunicato stampa del 14 giugno u.s.), che per eliminare la possibilità di realizzare l'impianto di vallata è tassativamente obbligatorio adottare la variante urbanistica che lo elimini dal sito, rappresentato nella cartografia allegata alle norme urbanistiche di riferimento attualmente vigenti.

A tale proposito ringraziamo i rappresentanti politici locali di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e l'Ing. Levaggi che hanno richiamato quanto da noi affermato, chiarendo e spiegando la motivazione della necessità della variante urbanistica in Colmata.

Abbiamo esaminato l’ordine del giorno, presentato dalla Maggioranza, solo dopo che, come minoranza, abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio straordinario sul tema.

La Giunta finalmente si è ricreduta e ha espresso la volontà di superare l'ipotesi del maxi Depuratore in Colmata, proponendo una variante urbanistica che escluda qualsiasi possibilità di edificazione nell'area di Colmata di tipo infrastrutturale per la depurazione.

Bene, anche Messuti e Segalerba ci hanno seguito!

Però l’atto politico della maggioranza non è ancora sufficiente.  

Per completare l'opera, manca ancora la variante urbanistica a Preli.

Se, infatti, il Depuratore rimarrà lì collocato, come più volte sostenuto con forza da Segalerba, bisogna rivedere completamente le destinazioni d'uso e i relativi servizi che erano previsti nel Piano Urbanistico vigente in questo comparto con l'eliminazione dell'attuale Depuratore da questo sito.

Viste le intenzioni espresse dai Consiglieri di Maggioranza, Brignole e Monti, manca adesso l'elemento fondamentale per dare certezza alle loro intenzioni.

Bisogna fare una Delibera di Consiglio Comunale che ratifichi le due varianti urbanistiche: una che tolga il depuratore in Colmata, l'altra che lo mantenga a Preli.

Senza questo documento preciso, puntuale e soprattutto fondamentale, non vorremmo trovarci a riavvolgere il nastro di altri film (ordini del giorno) rimasti solo sulla carta come l'acquisto dell'ex Area Italgas da parte del Comune. 

L’ennesima presa in giro dei cittadini.

È storia!”, hanno dichiarato Giardini e Orecchia.