CHIAVARI

Depuratore, ordine del giorno della minoranza

Protocollato questa mattina, l'opposizione compatta: ecco cosa richiede all'amministrazione

Depuratore, ordine del giorno della minoranza
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Caso Depuratore bocciato da Tar, arriva un ordine del giorno firmato dalla minoranza e in particolare da Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini e Nicola Orecchia.

L'ordine del giorno

"La sentenza del TAR che ha bocciato la collocazione del depuratore inC olmata mare, ha messo a nudo l’ennesima scelta sbagliata di questa Maggioranza - scrivono i consiglieri di opposizione del Comune di Chiavari - Nonostante da più parti fosse stato contestato, dal 2018 ad oggi l’attuale Amministrazione ha portato avanti strenuamente questo progetto scellerato, difendendolo a spada tratta persino nel giudizio amministrativo, dove è risultata soccombente.

Oggi, dopo la facciata giudiziaria, Messuti si è risvegliato dal torpore e ha dichiarato pubblicamente di voler ripartire dal progetto di modernizzazione dell’impianto di Preli per i soli Comuni di Chiavari, Zoagli e Leivi, abbandonando al proprio destino tutti gli altri Comuni sprovvisti di depuratore a norma e soggetti ad infrazioni comunitarie.

Per avere garanzia che questa Amministrazione affronti seriamente la problematica della depurazione delle acque e non solo a parole come ci ha ormai abituato, la minoranza compatta ha protocollato questa mattina un ordine del giorno per impegnare Sindaco e Giunta a:

  • 1) Adoperarsi affinché Regione Liguria e Città Metropolitana rinuncino a proporre appello al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del TAR Liguria;
  • 2) Intervenire con l’autorità e l’autorevolezza che Chiavari ha quale Comune capoluogo del Tigullio affinché Regione, Città Metropolitana e ATO si attivino per arrivare in tempi rapidi alla soluzione del problema della depurazione del Tigullio orientale;
  • 3) non concedere più in futuro qualsiasi porzione di proprietà del patrimonio del Comune di Chiavari che insiste sull’area di colmata per l’impianto di depurazione ed a mettere in atto in via definitiva quanto dichiarato su Preli;
  • 4) Conseguentemente revocare con delibera di Giunta la disponibilità dell’area di Colmata, ivi compresi gli strumenti urbanistici, in conseguenza della decisione annunciata dal Comune;
  • 5) Chiedere a IREN S.p.A. di ripristinare lo stato dei luoghi esistente prima dell’esecuzione dei lavori realizzati in pendenza del giudizio nanti al TAR.

In oltre sette anni al Governo di Chiavari, questa Amministrazione non solo non è stata capace di risolvere ancora il problema della depurazione delle acque del nostro territorio, ma è riuscita, addirittura, a ritornare al punto di partenza. Forse perché questa Maggioranza, invece, di guidare il nostro Comune guardando in avanti, continua ad amministrare dallo specchietto retrovisore, più impegnata a scaricare la colpa sugli altri che a risolvere concretamente i problemi dei cittadini. Dobbiamo tristemente prendere atto che dopo 'Partecipassiva', abbiamo un nuovo gruppo di maggioranza: 'Indietro Chiavari'".

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