Depuratore, Segalerba replica a Bertani: "Il centrosinistra bocciò la copertura dell'impianto di Preli"
"Il Pd, che ha governato a Chiavari tra il 2003 e il 2006, si è opposto al progetto della giunta Agostino del 2001-2003"
“Al consigliere del PD Antonio Bertani consigliamo un ripasso di storia. Forse, per la sua giovane età, non ricorda bene l’iter politico che ha portato alla collocazione a Chiavari del depuratore. Continuando la tradizione del suo partito, Bertani forse intende solo mistificare e confondere i cittadini? Presenti lui una proposta concreta: quali soluzioni hai in mente per evitare che 16.000 persone continuino a scaricare la fogna in mare?” risponde così il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba alle dichiarazioni stampa del consigliere di opposizione
“Dimentica che il suo partito, il Pd, ha governato a Chiavari tra il 2003 e il 2006 e si è opposto al progetto della giunta Agostino del 2001-2003, di cui facevo parte come vicepresidente del consiglio, che prevedeva la copertura del depuratore di Preli, con annessi campi da tennis sulla sommità. Ricordiamo che il PD bocciò l’intervento perché voleva un gigantesco depuratore comprensoriale da realizzare su un’isola artificiale alla foce dell’Entella, accanto al porto di Lavagna, unitamente alla famigerata diga Perfigli. L’idea venne respinta dopo diversi anni trascorsi tra spese di progettazione e inutili studi tecnici. Ma la diga Perfigli rimase. Mentre per il depuratore fumata nera”.
Scelte del passato
“Le scelte sbagliate della sinistra sono proseguite nel tempo. Città Metropolitana, guidata da Marco Doria, approvò all’unanimità la delibera n. 3 del 24 febbraio 2017 - con voto favorevole del sindaco Roberto Levaggi e del primo cittadino di Sestri Levante Valentina Ghio – che stabiliva la collocazione del depuratore di vallata nell’area della piscina del Lido di Chiavari. Nel frattempo, 6 ottobre 2021 la Corte Europea ha condannato l’Italia a pagare milioni di euro di sanzioni perché Lavagna (e Cogorno che è collegata) scarica la fogna direttamente in mare, senza trattamento. Fatto che tuttora avviene”.
“Concludendo, se il Pd non avesse bocciato il progetto di Preli del 2001 e non fossero state fatte scelte scellerate da Città Metropolitana, oggi avremmo già un nuovo impianto di depurazione funzionante e i cittadini non dovrebbero pagare milioni di sanzioni imposte dall’Europa - conclude Segalerba - La nostra amministrazione non ha mai voluto questo depuratore e non c’è un voto favorevole che lo attesti. Regione Liguria lo ha autorizzato e tutta la documentazione è disponibile sul sito istituzionale dell’ente. Il Partito Democratico la conosce bene, visti gli innumerevoli interventi del consigliere regionale Luca Garibaldi. Il tema è stato dibattuto anche durante l’ultima campagna elettorale e noi abbiamo sempre chiarito il nostro pensiero”.