convocata la commissione

Difese a mare, Orecchia e Giardini: "Un appartamento evacuato, fatto inaudito"

I consiglieri lamentano: "Le nuove opere siano a carico della ditta che non le riteneva necessarie"

Difese a mare, Orecchia e Giardini: "Un appartamento evacuato, fatto inaudito"
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"Le nuove difese a mare non sono partite col piede giusto": a dirlo i consiglieri Nicola Orecchia e Giovanni Giardini al termine della commissione consiliare convocata per discutere delle nuove difese a mare di Chiavari.

"Nella Commissione Consiliare - spiegano Orecchia e Giardini - che, come minoranza compatta, abbiamo richiesto sul tema e svolta ieri alla presenza anche dei tecnici, è emerso che:
1. le nuove difese a mare progettate e, ad oggi, realizzate nella cella n. 1 (tra la foce del Rupinaro e il bar 4 archi) non sono sufficienti;
2. occorre, infatti:
• Creare, in aggiunta, una diga soffolta che non era prevista nel progetto (e ci è stata omessa nella risposta del Sindaco alla nostra interrogazione);
• Irrobustire e realizzare meglio il pennello n. 1 (in particolare, nella radice) per evitare che la sabbia strabordi ogni volta che si verifica una mareggiata anche di intensità contenuta, creando il c.d. tappo alla foce del Rupinaro;
• Rimuovere tutta la sabbia tracimata alla foce del Rupinaro e riportarla nella spiaggia della cella n. 1.
In merito alla realizzazione di una diga soffolta anche nella cella n. 1, dovrà essere apportata una variante al progetto per migliorarlo ed è in corso di lavorazione. Se si tratta di una carenza progettuale, è corretto che tali ingenti opere siano poste a carico dei cittadini, utilizzando le somme ancora a disposizione (2.500.000 €) o sarebbe più giusto che i relativi costi siano sostenuti dall’impresa che esegue i lavori e che ha fornito il progetto esecutivo?".

"Riteniamo che gi organi di controllo dovranno valutare attentamente questo aspetto anche alla luce del contenuto del contratto di appalto. A pag. 11 della relazione del progetto si legge, infatti: “in conclusione nello stato del presente progetto esecutivo lato mare non è prevista la realizzazione di alcuna scogliera per la cella n. 1 (lato porto) in quanto non necessaria in base ai bassi fondati esistenti…”
Ma vi è un altro aspetto molto grave che è passato, fino ad oggi, nel silenzio totale da parte dell’Amministrazione Messuti - sottolineano Orecchia e Giardini - È emerso che, successivamente all’ultima mareggiata, si è allagata un’abitazione in Corso Valparaiso civ. n. 72 (in corrispondenza, quindi, delle nuove difese a mare della cella n. 1) ed è stata evacuata una famiglia. Non ci risulta sia mai successo prima d’ora.
Per quanto riguarda, invece, gli allagamenti dei fondi lamentati da alcuni condomini nelle vicinanze (ad es. in C.so Gianelli), verificati, per la prima volta, successivamente alle ultime mareggiate (mai accaduti prima della realizzazione delle nuove difese a mare) è stato promesso che verranno approfondite le cause.
Confidiamo che con le modifiche progettuali e le conseguenti nuove opere ancora da eseguire, non si verifichino più questi gravissimi disagi.
Per quanto riguarda le vecchie difese a mare (specie nella parte occidentale del litorale) è stato riferito che l’ultima manutenzione è stata fatta solo nel 2019 e occorre intervenire con estrema urgenza (senza attendere che vengano realizzate le nuove difese a mare) perché, ad oggi, non sono adeguate a difendere il litorale.
Prova ne sono i forti danni subiti sotto gli occhi di tutti che potranno ripetersi. Continueremo a vigilare perché dalle parole si passi ai fatti".

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