LAVAGNA

Diga Perfigli, ecco l'elenco delle aziende interessate

A fornire la lista, Federico Cardelli, storico oppositore dell'opera

Diga Perfigli, ecco l'elenco delle aziende interessate
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Diga Perfigli, ecco l'elenco delle ditte che han presentato un'offerta per la sua costruzione.

L'elenco delle ditte

A fornire l'elenco, Federico Cardelli, storico oppositore della diga Perfigli, eccolo qui sotto:
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La discussione al Tar

Lo scorso 24 marzo è stata discussa al Tar della Liguria l'istanza di sospensiva del provvedimento impugnato dai proprietari dei terreni contrari alla diga Perfigli. La controparte ha contestato il difetto di giurisdizione del Tribunale amministrativo regionale in favore del Tribunale Superiore delle Acque.
«Siamo stupiti che la Città Metropolitana di Genova reiteri un atteggiamento di chiusura – ha affermato il presidente del Comitato Piana dell'Entella, Evro Margarita - è stupefacente, che ne contesti la giurisdizione».

Il consiglio comunale contrario

Il consiglio comunale di Lavagna dello scorso 3 marzo ha approvato una mozione contraria alla diga Perfigli ed il sindaco Gian Alberto Mangiante ha preannunciato una relazione dell’Università degli studi di Genova sulla base della quale Palazzo Franzoni vuole recedere dall’accordo di programma del 2013.

«Se Regione Liguria e Città Metropolitana di Genova aggiudicheranno comunque gara e appalto – aveva detto Giovanni Melandri, portavoce del comitato “Giù le mani dal fiume Entella” – dovranno assumersi la responsabilità di un’opera superata e devastante».

La mozione era stata presentata da “100% Lavagna”: secondo i consiglieri comunali di minoranza Laura Corsi e Mario Maggi. Il gruppo consiliare di minoranza composto da Guido Stefani e Aurora Pittau, però, ritiene il progetto «motivato dalle ragioni di aumentare la sicurezza dei nostri centri abitati». Sempre secondo Officina Lavagnese non ci sono «secondi o terzi fini speculativi». Non manca, infine, una frecciata velenosa all’amministrazione comunale guidata da Mangiante da parte di Stefani e Pittau. «Ci sembra ancora in cerca di qualche studio – dicono i due consiglieri comunali – peraltro ancora da effettuare e sicuramente oneroso per Lavagna, per giustificare le proprie posizioni».

 

Nella foto, il "seggiun"  di Lavagna

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