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Diga Perfigli, possono partire i lavori

Esplodono le critiche: "Non considerati"

Diga Perfigli, possono partire i lavori
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Come emerso dall’ultimo consiglio della Città metropolitana di Genova, possono partire, grazie ad uno stanziamento di 7 milioni di euro in 3 anni, i lavori di realizzazione della cosiddetta “diga Perfigli” lungo l’Entella.

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"Ci sentiamo per nulla considerati – ha affermato il sindaco di Lavagna, Gian Alberto Mangiante – effettuare uno studio di fattibilità, come io e il sindaco di Chiavari Marco Di Capua avevamo espressamente richiesto a Città Metropolitana di Genova, solo dopo aver fatto l’investimento, suona come una beffa".

Polemico, nei confronti dei sindaci delle due cittadine divise dal fiume Entella, il MoVimento 5 Stelle del Tigullio.

"Era attesa dai sindaci di Lavagna e Chiavari la risposta sulla possibilità di riconsiderare il contestato progetto alla luce di una serie di rilievi da effettuare alla foce – dicono i pentastellati - questa “risposta’’ rispecchia l’arroganza del consiglio metropolitano presieduto da Marco Bucci e dalla maggioranza che lo sostiene. Questa risposta, che contiene una certa dose di insensatezza, in sintesi è: “prima partono i lavori e poi si faranno le indagini”. Nessun accenno alle proposte alternative arrivate dal territorio, anzi per bocca del dirigente dell’Area Territorio e Mobilità si apprende che viene respinta a priori una revisione delle altezze dei muri in base ad un possibile dragaggio della foce".

Molto critico anche il comitato Giù le mani dal fiume Entella.

"L’arroganza del potere – ha detto il presidente Giovanni Melandri - non trovo altre parole per definire la protervia con cui Città Metropolitana di Genova procede imperterrita con il progetto della diga Perfigli. Della foce e dello scolmatore, invece, se ne parlerà eventualmente solo in seguito. Come Comitato abbiamo sempre ritenuto che la ricerca del dialogo con le istruzioni fosse utile a trovare soluzioni condivise per il bene del territorio. Parlo per me stesso – conclude Melandri - mi sbagliavo, mi rendo conto che certa classe politica, purtroppo ben rappresentata nel nostro territorio, si occupa di tutt’altro e questa ne ? la dimostrazione più evidente".

Il progetto del nuovo argine sull’Entella, detto “diga Perfigli”, dal nome dell’ex assessore provinciale Paolo Perfigli, lungo 1,5 chilometri, largo 15 metri ed alto 4 metri progettato sulla sponda sinistra del fiume, tra il Ponte della Maddalena e la foce, dovrebbe eliminare, almeno negli intenti, la classificazione a zona rossa della piana del fiume. Tre sono stati i ricorsi bocciati al Tribunale superiore delle acque contro la diga sull'Entella: quello della famiglia Podestà, proprietaria della cosiddetta “casa del pompiere”, quello dei proprietari della piana e quello “popolare” guidato proprio dal comitato “Giù le mani dal fiume Entella”.

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