si vota l'8 e il 9

Election day per europee e comunali: oggi e domani cittadini chiamati alle urne

Nel nostro Levante ligure sono 23 i Comuni dove si eleggeranno sindaco e consiglio

Election day per europee e comunali: oggi e domani cittadini chiamati alle urne
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Ci siamo: oggi, sabato 8 giugno e domani, domenica 9 giugno, si vota per le elezioni europee e in 23 Comuni del nostro Levante ligure per le elezioni comunali.

I nostri Comuni del Levante al voto

Ma quali sono i Comuni che sceglieranno sindaco e consiglio? Scopriamoli insieme. Si tratta di

    • Rapallo (5 candidati in campo per la carica di sindaco);
    • Castiglione Chiavarese, Leivi, Recco, Uscio (3 candidati sindaco);
    • Avegno, Carasco, Cogorno, Coreglia Ligure, Lavagna, Lumarzo, Moconesi, Moneglia, Ne, Neirone, Rezzoaglio, Santa Margherita Ligure, Santo Stefano d’Aveto, Sori, Tribogna (2 candidati sindaco);
    • Borzonasca, Lorsica, Mezzanego (1 solo candidato al ruolo di primo cittadino).

In tutto sono 695 i candidati, di cui 50 aspirano a diventare sindaco. 57 invece le liste totali nel nostro territorio.

Quando si vota e per cosa

Ogni elettore dovrà recarsi alla sezione indicata nella tessera elettorale, che va portata assieme a un documento di identità. I seggi saranno aperti oggi, sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domani, domenica 9 giugno dalle 7 alle 23. In concomitanza con le elezioni comunali, com’è noto, si terranno le elezioni europee.

Lo spoglio

Le operazioni di scrutinio per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia inizieranno domenica 9 giugno appena concluse le operazioni di riscontro dei votanti per ciascuna consultazione elettorale.

Mentre lo scrutinio per le elezioni comunali avrà inizio lunedì 10 giugno alle ore 14.

Per quanto riguarda l'eventuale ballottaggio, questo avverrà sabato 22 e domenica 23 giugno.

La modalità di voto alle elezioni comunali

Si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell'unica lista che lo appoggia. Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco. Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Per i Comuni inferiori ai 5mila abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Per i Comuni compresi tra 5mila e 15mila, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi domenica 23 giugno - dalle 7 alle 23 - e lunedì 24 - dalle 7 alle 15 (ballottaggio). Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.

Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

Elezioni europee

Si andrà alle urne per eleggere 76 membri del Parlamento europeo. Le elezioni si svolgono ogni 5 anni. I paesi dell'UE votano in giorni diversi. Quando si vota, si sceglieranno i deputati al Parlamento europeo.
Italia, Polonia e Belgio sono gli unici Paesi ad avere più circoscrizioni elettorali, per il nostro Paese sono 5: Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole (ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente: rispettivamente 29, 15, 15, 18 e 8)
L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Per votare si deve tracciare un segno sul simbolo corrispondente alle lista prescelta. È possibile quindi, ma non obbligatorio, esprimere fino ad un massimo di tre preferenze.
Nel caso di più preferenze, però, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda e terza preferenza saranno annullate. Non possono essere scelti perciò tre candidati o tre candidate, ma due uomini e una donna, o due donne e un uomo. Gli elettori comunque hanno anche la facoltà di non indicare alcuna preferenza, in questo caso il voto non andrà di default al capolista indicato dal partito, ma solo alla lista.
Non è ammesso il “voto disgiunto”. Non si può quindi selezionare una lista e poi indicare la preferenza tra i candidati di un’altra lista.

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