Elezioni a Santa, la consigliera Fabiola Brunetti si candida a sindaco
Classe 1984, avvocato di professione e sposata con un militare di professione dell'Esercito Italiano
Fabiola Brunetti consigliere comunale di Santa Margherita Ligure presenta la propria candidatura a sindaco. Classe 1984, avvocato di professione e sposata con un militare di professione dell'Esercito Italiano.
La biografia
La presentazione agli elettori
"Ti proteggerò...". La mia passione a difesa della mia città
Fedele a una lunga e felice tradizione, l'amministrazione uscente ha richiamato un'immagine femminile nel nuovo logo turistico cittadino. Sarà forse il toponimo, saranno forse le forme arrotondate e curvilinee del promontorio di Portofino, ma niente è più naturale che dipingere il nostro territorio come si dipingerebbe una donna dalla bellezza antica e intramontabile. E qual è il primo dovere di un Sindaco, se non quello di proteggere questa bellezza come si protegge qualcosa o qualcuno che si ama? Ebbene, da nove anni a oggi, purtroppo, questo non è quel che accade. Da nove anni a oggi la naturale aspirazione al decoro e alla luminosità di questa donna viene tradita ogni singolo giorno, se è vero che ogni singolo giorno quel che si materializza davanti ai nostri occhi sono sporcizia, marciapiedi rotti e incuria diffusa. Quel che era il corpo meraviglioso di Santa Margherita è oggi un corpo ferito, esposto al peso del cemento in una misura che ha già oltrepassato la soglia di attenzione. Ora - e mi rivolgo ai miei concittadini - è giunto il momento di dire basta. È giunto il momento di frapporre il proprio, di corpo, tra questa donna e la cattiva politica. È giunto il momento di un cambio di direzione e di sensibilità che scaturisca da uno sguardo di cura, di premura e di amore verso questo angolo di universo che fa da madre alla nostra comunità.
Con la candidatura a Sindaco che oggi annuncio ufficialmente, intendo offrire a Santa Margherita un'alternativa reale, concreta e appassionata all'attuale fase di degrado. Un'alternativa che rompa gli argini di una mera discontinuità di facciata. In questo percorso metterò a disposizione della città non solo la mia sensibilità di donna, le mie competenze o la mia esperienza decennale sui banchi del consiglio. Sebbene oggi possa dirmi una professionista affermata, non dimentico infatti da dove vengo, non dimentico che per pagarmi gli studi senza pesare sulla mia famiglia ho dovuto lavorare duramente. Non dimentico, non rinnego e anzi rivendico le mie radici popolari, quelle che mi hanno insegnato a lottare e che mi hanno impartito una conoscenza che non si può apprendere sui libri o nel corso di una campagna elettorale: la conoscenza dei problemi della gente comune, dei manovali, dei piccoli impiegati, del commercio minuto, dei tanti precari del turismo. Dei disoccupati e degli inoccupabili. Alle spalle della Santa Margherita da salotto o da copertina c'è una città che soffre e che viene lasciata indietro. Questo non deve più accadere.
Sono inoltre convinta che gli elettori meritino un'alternativa slegata dagli interessi di partito, un'amministrazione che risponda solo a loro e non alle segreterie, soprattutto in un frangente di astensionismo record. Desidero incontrare i sammargheritesi che da tempo disertano le urne e offrire loro una valida ragione per ritornarvi. Se rinunciassi a questo sogno, tradirei il mio sentire più profondo e coloro che sono pronti a impegnarsi per un futuro diverso, a partire dai numerosi amici che hanno condiviso con me l'esperienza di "Progetto Santa - Insieme Con voi" fino alle altre forze cittadine che saranno al mio fianco nel corso dei prossimi mesi. Ci sono stati contatti anche recenti con Guglielmo Caversazio, persona che stimo e apprezzo, per valutare l'opportunità di condividere questo snodo elettorale, ma essere seduti sui banchi di un'opposizione non significa condividere gli stessi metodi e le stesse visioni. Rivendico un'idea di amministrazione diversa che non intendo sacrificare a banali logiche elettorali di tipo aritmetico: la città ha bisogno di un governo unito e ben direzionato, a prescindere dalla scelta che farà.
Le idee che ispireranno il programma che nei prossimi mesi presenterò alla città - insieme alla squadra, al nome del gruppo e al simbolo – saranno idee concrete di bellezza, di solidarietà e di evoluzione sociale, idee che ruoteranno intorno a quattro assi.
Proteggere il nostro territorio e il verde urbano con una rinnovata attenzione alla manutenzione ordinaria e alla valorizzazione estetica della città. Un piano del traffico, non più procrastinabile, ci dirà come alleggerire il peso che grava sulle nostre strade, soprattutto durante l'estate.
Ascoltare i bisogni delle persone con maggiori difficoltà, degli anziani e di quei giovani che devono
abbandonare Santa Margherita perché non trovano o non possono sostenere un affitto e men che meno un mutuo. Urge dunque studiare il riuso di siti oggi abbandonati come il San Giorgio.
Accogliere i turisti in una città pulita e ordinata, ricordandoci che l'ospitalità di una città parte dalla soddisfazione dei suoi abitanti e, oggi, dalla capacità di integrare le nuove strutture extra-alberghiere (come le case adibite ad affitti brevi) in un ampio progetto di crescita degli standard ricettivi.
Sorridere nel tempo libero, investendo negli spazi di svago, di gioco e nelle strutture sportive, con un occhio di riguardo ai nostri animali da affezione e alle aree a loro dedicate.In nome di queste idee guida e dell'amore verso la mia città sono pronta a mettermi in marcia. Fatte le dovute proporzioni, avrò come mia stella polare l'esempio di una grande donna, Coretta Scott King, moglie di un altrettanto grande "king", Martin Luther. C'è una sua frase, in particolare, che desidero fare mia in questo giorno per me straordinario e straordinariamente ricco di responsabilità che mi assumo con gioia. “Donne, se si vuole salvare l'anima della nazione, credo che si debba diventare la sua anima”. Ad maiora, Santa Margherita.