L'appello

Femminicidi, Ghio (PD): «Governo inadempiente sul reddito di libertà, Roccella riferisca in Aula»

Già sindaco di Sestri Levante, la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera fa il punto sulla «grave inadempienza»

Femminicidi, Ghio (PD): «Governo inadempiente sul reddito di libertà, Roccella riferisca in Aula»
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Valentina Ghio, già sindaco di Sestri Levante e attuale vicepresidente del Gruppo PD alla Camera, ha lanciato un appello al governo in merito alla mancata attuazione del "reddito di libertà", misura essenziale per sostenere le donne vittime di violenza. Ghio ha chiesto che la ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Maria Roccella, riferisca urgentemente in Aula su questa grave inadempienza.

Così Valentina Ghio

«Il governo dia rapida attuazione al decreto di riparto dei 40 milioni a disposizione delle opposizioni che il Parlamento ha deciso di impiegare per il contrasto alla violenza maschile sulle donne e la ministra Roccella venga in Aula a riferire su questa grave inadempienza - dice in una nota Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD alla Camera - A tutt’oggi, come ha denunciato la vicepresidente dell’Anci al termine dell’Osservatorio sulla violenza contro le donne, a distanza di quasi otto mesi dall’approvazione della Legge di bilancio 2024 che ha previsto 10 milioni di euro per sostenere il percorso di uscita dalla violenza, non è stato ancora adottato il decreto di riparto delle risorse alle regioni per il reddito di liberta'.
I dati Inps al 31 maggio 2024 mostrano come su 6.489 domande presentate agli sportelli comunali dalle donne vittime di violenza solo 2.772 richieste sono state evase. Addirittura 3.026 donne non hanno ricevuto risposta. Questo vuol dire che oggi, quando sono già 25 le vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, le donne che subiscono violenza e che provano ad uscirne non trovano nello Stato il supporto necessario e sono costrette a tornare a casa, perche' non hanno autonomia economica per se'e per i propri figli».

«Sono passate solo poche ore dall’approvazione unanime in commissione femminicidio della ricognizione sulle norme di contrasto alla violenza di genere, fra cui si trovano anche queste misure che pero' non hanno avuto ancora attuazione.  La stessa commissione femminicidio che ha deciso di mettere al primo punto di lavoro il tema della violenza economica nella liberta' delle donne. Se non arrivano quei soldi alle donne maltrattate, la violenza economica privata, familiare si amplifica e diventa violenza economica di Stato», così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera intervenendo in Aula per chiedere un’informativa urgente da parte della ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Maria Roccella. .

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