la polemica del consigliere regionale

Garibaldi (Pd): "Nessuno può sapere quanto Trenitalia guadagna dal rincaro tariffe, tranne Toti"

"Il presidente può dichiarare quanto si stima il risparmio con gli abbonamenti gratis agli studenti e i biglietti ridotti, mentre l'assessore Sartori è assolutamente in difficoltà"

Garibaldi (Pd): "Nessuno può sapere quanto Trenitalia guadagna dal rincaro tariffe, tranne Toti"
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“Nessuna chiarezza su quanto guadagna Trenitalia dal rincaro delle tariffe, in particolare nelle Cinque terre, e sul perché quel dato non sia pubblico": così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi dopo la risposta in una alla sua interrogazione sulla clausola di riservatezza del contratto di Servizio di Trenitalia che non permette di rendere pubblici i dati dei ricavi legati all’aumento delle tariffe.

"L’assessore Sartori, rispondendo in aula alla mia interrogazione sulla riservatezza dei dati sui ricavi di Trenitalia, è assolutamente in difficoltà. Infatti, se da un lato abbiamo il presidente Toti che può dichiarare nei comunicati stampa quanto si stima il risparmio con gli abbonamenti gratis agli studenti e i biglietti ridotti, dall’altro la Giunta si appella a una clausola di riservatezza del contratto di Trenitalia quando bisogna far sapere la stima dei ricavi di Trenitalia stessa. Un meccanismo ipocrita che non rispetta i cittadini che chiedono chiarezza. La risposta per giustificare il fatto che Toti abbia violato le norme di riservatezza del Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia, rendendo pubblici i dati, negati a tutti gli altri, è stata imbarazzante: Toti non ha detto la cifra secretata, ma “ha fatto delle moltiplicazione”, ha detto Sartori. Sono contento che Toti sappia fare le moltiplicazioni - non per nulla è anche Assessore al Bilancio - ma allora le faccia anche anche per far sapere quanto guadagna Trenitalia dai rincari delle tariffe e lo renda pubblico.”

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