SANITà

Garibaldi: "Terza ondata inevitabile, anche se Toti la nega"

Coronavirus e sanità:  Luca Garibaldi, consigliere regionale di opposizione PD,  fa il punto.

Garibaldi: "Terza ondata inevitabile, anche se Toti la nega"
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Coronavirus e sanità:  Luca Garibaldi, consigliere regionale di opposizione PD  fa il punto.

Fase delicata

"Siamo in una fase delicata della gestione dell’emergenza sanitaria - ribadisce Garibaldi -. I numeri di questa settimana, a livello nazionale, dicono che la pressione sulla rete ospedaliera è ancora notevole e che quindi siamo ben al di là da considerare conclusa la seconda ondata, per numero di casi e - purtroppo - di decessi.
Il presidente dell’Ordine dei Medici ha spiegato le difficoltà e le preoccupazioni verso la terza ondata, e la necessità di organizzare la rete ospedaliera in maniera tale da non ricadere nei ritardi e nelle difficoltà di questi mesi. Un tema che dovrebbe essere al centro della discussione della nostra regione, a partire da alcuni aspetti, come la necessità di preservare e riattivare le prestazioni 'No covid', per fare un esempio.

Leggo invece che Toti 'personalmente' non si aspetta una terza ondata dello stesso impatto della seconda. ('Anche medico, non lo sapevo', per citare Aldo Giovanni e Giacomo). A parte il folklore del Presidente, torniamo a questioni più specifiche. Ne cito due".

Strumentazioni negli ospedali liguri

"La prima riguarda la dotazione di strumentazioni negli ospedali liguri - fa notare il consigliere -.
Faccio l’esempio del Polo di Sestri Levante, che è sede di COVID Hospital per il Tigullio. Un polo determinante nella gestione della crisi sanitaria nel nostro territorio. Perché non la si dota, nell’ambito dell’ammodernamento dei macchinari annunciato tempo fa, di una TAC che possa essere di maggiore supporto per i pazienti di quel polo, (COVID e non solo)? Da molti anni si chiede, dall’Amministrazione Comunale e non solo, di rafforzare questo polo di una TAC per gli esami interni ed esterni, per un polo oncologico e riabilitativo. Una richiesta che dovrebbe valere ancora di più ora - visto anche il suo ruolo di polo COVID. Su questo tema, depositerò nei prossimi giorni una interrogazione".

Prevenzione

"La seconda riguarda la prevenzione - continua Garibaldi -. Nelle scorse settimane si sono moltiplicati, sul territorio, i punti “tampone”, per affrontare l’emergenza. Ora, perchè non utilizzarli in maniera ancora più strutturata per gli screening? Ad esempio, svolgere uno screening del personale delle pubbliche assistenze - a carattere periodico. Oppure organizzare una campagna volontaria di screening per il personale scolastico, in vista della riapertura delle scuole a inizio gennaio.
Sono solo alcune possibili proposte di programmazione che andrebbero implementate in questa fase meno acuta dell’emergenze".

Comportamenti regionali

"Un’ultima riflessione - conclude il consigliere PD - in attesa di quello che potrebbe poi essere deciso in maniera definitiva sullo spostamento tra Comuni nelle giornate del 25, del 26 e del 31 dicembre, riguardo al comportamento che tengono o che dovrebbero tenere alcuni Presidenti di Regione:
Da una parte, la consapevolezza che tutti gli sforzi economici, sociali e in termine di vite fatti sino ad oggi, potrebbero risultare vani se non si pone la dovuta e necessaria attenzione. Dall’altra il continuo braccio di ferro con il Governo, passando da un atteggiamento al limite del negazionismo, per tornare a chiedere la massima attenzione e ritornare ancora una volta ad una evidente poca attenzione allo sforzo sino ad adesso intrapreso.
Una questione che non è neppure di colore politico: basta pensare, solo nel campo della destra tra la differenza tra il Governatore Zaia e Toti. Non siamo davanti a scelte partitiche quindi, ma si dovrebbe parlare di banale buonsenso".

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