Ianni: "La giunta Solinas si basa su miopia amministrativa e smeraldismo"
L'ex assessore dice la sua dopo la revoca del suo incarico da parte del sindaco di Sestri Levante

L’ex assessore comunale Giuseppe Ianni dice la sua dopo la revoca del suo incarico da parte del sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas.
L'ex assessore dice la sua dopo la revoca del suo incarico da parte del sindaco di Sestri Levante
“Dopo l’uscita di Claudio Muzio e Natalina Cafferata dalla maggioranza – spiega Ianni– mi è stato prospettato che avrei potuto continuare a svolgere il mio ruolo di assessore a patto di dissociarmi pubblicamente dalla scelta di Claudio e Natalina, di prendere le distanze da loro, di criticarne l’operato, ma ho preferito, con convinzione e consapevolezza, mettere al primo posto la lealtà nei confronti delle persone, del gruppo e della storia da cui provengo, rispetto al mantenimento del ruolo che mi aveva affidato il sindaco pro tempore Solinas. Ero pienamente cosciente che, non essendovi stata alcuna presa di distanza da parte mia rispetto alla scelta di Claudio e Natalina, in breve tempo sarei stato allontanato dalla giunta. Infatti Solinas mi aveva invitato a più riprese a dare le dimissioni, sempre adducendo il medesimo argomento del mio legame con Muzio. Non per motivi legati alla mia azione da assessore, dunque, ma solo ed esclusivamente per la mia amicizia e la mia vicinanza a Claudio e Natalina, che invece rivendico con molto orgoglio. Tracciando un bilancio di questi due anni da assessore, posso dire da un lato che è stato massimo il mio impegno per onorare il ruolo che mi era stato assegnato, con deleghe importanti in una città come Sestri Levante, dall’altro non posso nascondere che sono stati due anni difficili, molto difficili, dove le difficoltà e gli attacchi più pesanti nei miei confronti non sono venuti dalle opposizioni, ma dall’interno stesso della giunta e della maggioranza. Oggi abbiamo davanti a noi una compagine sempre più debole e assottigliata, una nave nella tempesta senza nocchiero, fondata sostanzialmente su due pilastri: la miopia politica amministrativa e lo smeraldismo”.