Chiavari

Il comitato "No ad depuratore" scrive ai sindaci del territorio

Il Comitato: "Tutti questi costi graveranno sulle bollette di tutti, anche dei suoi concittadini"

Il comitato "No ad depuratore" scrive ai sindaci del territorio
Pubblicato:

Continua la discussione intorno al tema del depuratore di Chiavari, e  il Comitato "No al depuratore" ha deciso di scrivere una lettera ai sindaci dei comuni interessati alla costruzione.

La lettera

 

 

"Egregio Signor Sindaco

Il  nostro comitato apprezza la volontà espressa dalla Sua amministrazione di collaborare per trovare soluzioni alternative al depuratore in area di colmata a Chiavari.
In caso di ricorso al Consiglio Di Stato e di esito positivo per i ricorrenti il comitato e i non pochi chiavaresi che ci seguono si mobiliteranno comunque in tutte le sedi contro la costruzione del mega depuratore.
La città di Chiavari e chi la amministra hanno preso coscienza del danno economico e ambientale che comporterebbe un depuratore delle dimensioni previste a poche centinaia di metri dal centro storico e in zona turistica."

Le criticità secondo il Comitato

"Ci permettiamo di elencarle alcune criticità del progetto bocciato dal Tar della Liguria.
1) Un progetto vecchio di dieci anni con alti costi di costruzione.
     Dagli ottanta milioni previsti siamo arrivati a circa 200milioni e probabilmente non sarebbero sufficienti. Anche la manutenzione sarà costosa e delicata essendo la Tecnologia prevista inadatta ad una popolazione quantitativamente  variabile nel corso dell’anno.
 2) l’interramento dell’intero edificio comporta alti costi di bonifica e una movimentazione di trentamila tonnellate di terreno da destinare a discarica controllata.
3)  Il professor Sandro Longo, insigne docente di idraulica ambientale e costiera presso l’università di Parma, ha evidenziato numerosi aspetti critici sulla relazione idraulica di Iren e del progetto di difesa a mare.
4) L’impianto comporterà un ingente spreco di acqua trattata. Come conseguenza della posizione in colmata verranno sversate in mare direttamente una media di ottocentomila litri di acqua ogni ora con punte di tremilioni di litri con, in caso di guasto, effetti devastanti su tutta la costa del nostro Golfo.
5) Il volume di fanghi prodotti al giorno sarà di 870 metri cubi al giorno e non verranno riutilizzati ma trasportati fuori regione con altissimi costi di smaltimento (700 euro a viaggio per camion)
Tutti questi costi graveranno sulle bollette di tutti, anche dei suoi concittadini."

La proposta del Comitato

"Il comitato ritiene più ragionevole la costruzione, come già previsto nel 2015,  di depuratori a servizio dell’entroterra con dimensioni ridotte come esistono in tante zone d’Italia (eccellenze in Alto Adige); questi comporterebbero indubbi benefici, tra i quali: bonifiche dei terreni interessati, costi di realizzazione più contenuti, riutilizzo delle acque per industria e agricoltura, arricchimento di acqua nell’ alveo dei torrenti nel periodo estivo."

L'auspicio di un incontro

"Ringraziando per l’attenzione siamo disponibili ad un incontro alla presenza dei tecnici che supportano il Comitato per approfondire le nostre proposte."
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali