Il consiglio regionale chiede di ridurre i canoni demaniali per le associazioni senza scopo di lucro
Approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal capogruppo di Forza Italia Claudio Muzio
Porre urgentemente in essere, in sede di Conferenza delle Regioni e di Conferenza Stato-Regioni, iniziative finalizzate a rimodulare al ribasso in maniera significativa l’aumento a 3.377,50 euro del canone nazionale dovuto quale corrispettivo per l’utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime da parte di associazioni senza scopo di lucro: è quanto chiede un ordine del giorno presentato da Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione, sottoscritto da tutti gli altri capigruppo e approvato all’unanimità nel corso della seduta del consiglio regionale che si è svolta ieri, martedì 24 gennaio.
Le dichiarazioni di Muzio
«L’aumento esponenziale dei canoni dovuti dalle associazioni senza scopo di lucro, tra cui quelle di pesca sportiva e ricreativa - dichiara Muzio -, rischia di mettere in gravissima difficoltà queste realtà, che costituiscono anche per la Liguria un importante patrimonio e presidio sociale, da tutelare e preservare, anche in ragione della custodia delle tradizioni locali che esse garantiscono e promuovono».
«Ricordo - prosegue il consigliere regionale - che fino al 2020 il canone demaniale pagato dalle associazioni senza scopo di lucro era inferiore a 500 euro, mentre già nel 2022 abbiamo assistito al rialzo di tale cifra a 2.500 euro, per passare infine all’ulteriore aumento a 3.377,50 euro previsto dal decreto ministeriale del 30 dicembre scorso».
«È un autentico salasso, che molte di queste associazioni non riusciranno a sostenere - sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia -, con tutte le conseguenze negative del caso. L’eventuale chiusura di queste realtà associative sarebbe una perdita pesantissima per la nostra regione, anche perché esse svolgono un’importantissima funzione di presidio e cura del territorio e delle nostre spiagge».
«Credo perciò che sia necessario agire con urgenza per chiedere al Governo di mettere in campo un intervento ad hoc che preveda, per il 2023, un’adeguata riduzione dei canoni per tutte le associazioni che non traggono profitto dall’utilizzo degli spazi demaniali - conclude Muzio -. La sottoscrizione da parte di tutti i capigruppo e il voto unanime in aula al mio ordine del giorno, di cui ringrazio i colleghi, è un segnale importante di quanto tale problema sia sentito da tutte le forze politiche».