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"Il nuovo regolamento comunale viola i diritti umani"

Duro attacco del Movimento 5 Stelle, che lamenta come il nuovo regolamento interno dei dipendenti sia lesivo della libertà d'opinione e di espressione

"Il nuovo regolamento comunale viola i diritti umani"
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Comunicato del Movimento 5 Stelle, che attacca la norma, approvata dalla giunta comunale di Chiavari, che impedisce ai dipendenti comunali di ledere l'immagine dell'amministrazione e dei colleghi attraverso social network, blog o web. Una norma, secondo i grillini, in contrasto con quanto indicato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione in materia di codici di comportamento nelle amministrazioni pubbliche.

Il comunicato

"Nella delibera 177 del 19 Febbraio 2020 - scrive il Movimento - rilasciata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Linee guida in materia di Codici di comportamento delle amministrazioni pubbliche) viene riportata questa frase:

“Atteso il rilievo che oggi riveste l’utilizzo di social network, le amministrazioni possono valutare di integrare questo ambito, ad esempio, con il dovere di accedere ai social network nel rispetto delle regole interne che dettano permessi e divieti di utilizzo delle piattaforme social.”

Il consiglio comunale di Chiavari e l’Assessora al Personale Dott.ssa Canepa hanno subito colto il consiglio (non è un obbligo ma una indicazione) dell’Ente ed hanno deciso di apportare modifiche al Regolamento di Comportamento interno inserendo questo articolo: “Il dipendente si astiene dal rendere pubblico con qualunque mezzo, compresi il web o i social network, i blog o i forum, commenti, informazioni e/o foto/video/audio che possano ledere l’immagine dell’amministrazione, l’onorabilità dei colleghi, nonché la riservatezza o la dignità delle persone.”

Questo di fatto vieterà a tutti i dipendenti ed a chiunque abbia un qualsiasi rapporto con l’Ente di contestare l’operato della amministrazione comunale. Il personale, in futuro, dovrà stare attendo a quello che pubblica, ai like che mette ed alle risposte che scriverà sui social e sui gruppi, potenzialmente non saranno più liberi di esprimersi neanche via Whatsapp essendo anch’esso considerato un social network e questo potrebbe essere un grosso limite alla libertà di espressione così come riportato nell’articolo 11 della nostra Costituzione: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

A Chiavari si può fare tutto, tranne che contestare l’operato dei sui amministratori.

A tal proposito protocolleremo una richiesta per la modifica del suddetto articolo.

I Diritti dell’uomo non possono essere imbrigliati da dei regolamenti comunali".

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