Il parco di Portofino e il dissesto

Le riflessioni del consigliere Marco De Ferrari

Il parco di Portofino e il dissesto
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"Con l'interrogazione di ieri abbiamo ripetuto all'assessore che è assolutamente anacronistico, a ridosso dell'Agenda 2030, che Regione Liguria continui a far riferimento ai confini del 1935, impuntandosi sulla nazionalizzazione dei soli 1000 ettari scarsi, coinvolgendo soltanto i tre comuni attualmente compresi nel Parco regionale.

 

Così il consigliere regionale Marco De Ferrari, che aggiunge: "Secondo l'ultima analisi Ispra il 100% dei comuni liguri continua a essere in emergenza frane e dissesto (il 100%! Nessun Comune ligure ne è escluso).

 

"L'istituzione di un Parco Nazionale di ampio e grande respiro - continua - sarà quindi anche occasione per recuperare importanti risorse per la messa in sicurezza, oltre a occasione importantissima di rilancio del tessuto economico in chiave sostenibile, per tutti i comuni coinvolti".

 

"Come MoVimento 5 Stelle, chiediamo quindi che non venga meno un dialogo costruttivo - il più rapido possibile - tra il Ministero dell'Ambiente e tutti i Comuni interessati, partendo dalla relazione Ispra 2019. Il documento scientifico - che abbraccia circa 15 mila ettari di territorio, una ventina di Comuni, e 40 tipi di habitat differenti da tutelare - deve essere considerato il punto di partenza del discorso".

 

"Si deve partire da un'estensione degna di un vero Parco Nazionale di tutta l'area compresa tra Genova e Chiavari, passando per un entroterra fragilissimo".

 

"Si tratta di un'occasione irripetibile perché il milione di euro iniziale previsto dal Ministero si potrà trasformare rapidamente in decine di milioni di euro, come già accade per altri parchi nazionali, attraverso virtuose progettazioni utili a mettere in sicurezza il territorio, al totale recupero sentieristico, al rilancio della mobilità sostenibile per i residenti, al pieno sostegno verso le micro e piccole-medie imprese artigianali e agricole locali, in pratica a migliorare la qualità della vita dei residenti".

 

"Se si partisse con un Parco Nazionale di soli 1000 ettari scarsi, invece, oltre a fare il solito regalo ai cacciatori - argomenta De Ferrari - si esporrebbe l'intero territorio a un potenziale rischio di ulteriore cementificazione dovendo fare i conti anno dopo anno a un dissesto sempre più diffuso e sempre meno contenibile".

 

"Regione Liguria assolva dunque il suo ruolo di cabina di regia sulla tutela ambientale, naturalistica e della biodiversità in un'ottica di sviluppo sostenibile".

 

"Dobbiamo inserirci in fretta nel sogno di un'Italia Paese-Parco promosso dal Ministro dell'Ambiente M5S Sergio Costa, dove sia sempre più attraente per i Comuni far parte di un'area protetta anche grazie a sgravi fiscali, burocratici e incentivi mirati. Perché tutelare l'ambiente, porta lavoro e benessere e, come hanno ribadito anche i giovani dei Fridays For Future scesi a milioni nelle piazze di tutto il mondo, a vincere la sfida sul clima", conclude il consigliere

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