Il Tar Liguria sospende l'ordine di sgombero per i balneari Chiavari
Il Sindaco Messuti: "Ribadiamo che il mancato adempimento agli ordini di sgombero potrebbe comportare conseguenze penali per i titolari delle concessioni scadute"

Con alcuni decreti cautelari depositati nella giornata di ieri, martedì 28 gennaio, il presidente della prima sezione del Tar Liguria Giuseppe Caruso ha disposto la sospensione dell’ordine di esecuzione dello sgombero e del ripristino dello stato dei luoghi emesso dal Comune di Chiavari nei confronti di alcuni gestori balneari.
Interviene il Comune di Chiavari
I destinatari dell’ordine, a seguito della procedura selettiva avviata dall’amministrazione comunale, non erano risultati vincitori e pertanto avevano perso la concessione.
Le dichiarazioni del sindaco Messuti
“Prendiamo atto dei decreti presidenziali emessi dal TAR Liguria che sospendono l’esecuzione degli ordini di sgombero notificati agli stabilimenti balneari che hanno perso la gara di aggiudicazione delle aree demaniali - dichiara il sindaco, Federico Messuti - La sospensione è limitata ai giorni 11 e 21 febbraio, data in cui sono state fissate le udienze che permetteranno la discussione in contraddittorio tra tutte le parti coinvolte, per valutare le richieste di sospensiva avanzate dagli stabilimenti Bagni Ste, Bagni Gabbiano, Bagni Comunali e Bagni Oasi.
"Ribadiamo che il mancato adempimento agli ordini di sgombero potrebbe comportare conseguenze penali per i titolari delle concessioni scadute. I provvedimenti odierni del TAR evitano, tuttavia, ulteriori ripercussioni fino alla data delle udienze."
"Inoltre, gli altri ricorsi presentati sempre al TAR contro le delibere di proroga delle concessioni, assunte dal comune per un solo anno, sono stati dichiarati improcedibili, e quindi confermano la validità delle decisioni adottate dalla nostra amministrazione."
"Siamo consapevoli delle complessità legate all’applicazione della direttiva Bolkestein, che comporta margini di incertezza e contenziosi. La nostra amministrazione continuerà a lavorare nel pieno rispetto delle normative e degli interessi collettivi”.
La vicenda giudiziaria rimane aperta e il confronto legale prosegue all’udienza prevista per il 21 febbraio 2025.
Fate schifo continuate pure a regalare pezzi della nostra italia a multinazionali estere.... E gli italiani vedranno i prezzi per loro raddoppiare! Prima gli impianti sciistici ora le, spiagge!!!! Fate schifo prima l'europa e poi i omuni che l'assecondano visto che non hanno obbligo di gara fino al 2027....fate schifo!!!!!