Imbrattato con escrementi manifesto elettorale di Carlo Gandolfo

Gandolfo: «Imbrattare o strappare i manifesti elettorali è un reato, ho chiesto alle Forze dell'Ordine di visionare le immagini delle telecamere per identificare i responsabili»

Imbrattato con escrementi manifesto elettorale di Carlo Gandolfo
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«Imbrattare o strappare i manifesti elettorali è un reato, si tratta di gesti di inciviltà che vanno monitorati e puniti»: così ha commentato Carlo Gandolfo, candidato al comune di Recco per il centro destra, dopo essersi recato alla locale stazione dei Carabinieri per denunciare che uno dei manifesti raffiguranti i candidati al Consiglio Comunale della "Lista per Recco" era stato imbrattato con escrementi.

Imbrattato con escrementi manifesto elettorale di Carlo Gandolfo

«Ho chiesto alle Forze dell'Ordine – ha aggiunto Gandolfo - di verificare le immagini delle vicine telecamere per individuare se c'è uno o più responsabili di questo spregevole gesto».

Il manifesto, riferisce la squadra di Gandolfo, era attaccato sulla plancia elettorale in piazzale Olimpia, e l'atto vandalico si sarebbe in particolare concentrato sull'immagine di due candidati. Questo è solo l'ultimo episodio di una serie, ricordano sempre dalla "Lista per Recco": nelle scorse settimane erano stati imbrattati altri manifesti in via Pisa, in piazzale Olimpia e in via dei Giustiniani. In quest'ultimo poster elettorale, che pubblicizzava l'incontro con il governatore della Regione Liguria, sono stati oscurati il viso di Carlo Gandolfo e di Giovanni Toti. Conclude Gandolfo: «Certi gesti non possono essere tollerati perché oltrepassano i confini dell'educazione e sono segno di mancanza di rispetto nei confronti delle idee altrui. Ringrazio i cittadini che ci hanno dimostrato solidarietà e mi auguro che l'autore del gesto venga al più presto identificato».

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