Ingresso a Villa Rocca, Bertani (PD): “Aumento ingiustificato: il parco non è un privilegio”
"Un aumento significativo delle tariffe, che prevede l’ingresso a 3,50 euro per i residenti e 7 euro per i visitatori non residenti"

Il consigliere comunale di minoranza del Partito Democratico - Chiavari Antonio Bertani interviene sulla decisione assunta dall'Amministrazione guidata dal sindaco Federico Messuti circa le tariffe di accesso al Parco Botanico di Villa Rocca:
"Con la delibera di Giunta n. 142 del 29 maggio 2025, l’Amministrazione Comunale ha approvato un nuovo tariffario per l’accesso al Parco Botanico di Villa Rocca, che entrerà in vigore dal 9 giugno 2025. Si tratta di un aumento significativo delle tariffe, che prevede l’ingresso a 3,50 euro per i residenti e 7 euro per i visitatori non residenti.
Una decisione che giudichiamo sproporzionata, miope e contraria alla vocazione pubblica e sociale di Villa Rocca. Un provvedimento che rischia di ridurre l’accessibilità per anziani, famiglie, studenti e per tutte quelle fasce della popolazione che lo frequentano quotidianamente.
L’Amministrazione motiva la scelta con la necessità di sostenere i costi di gestione e valorizzazione, ma riteniamo sbagliato scaricare queste spese direttamente sui cittadini, soprattutto in assenza di un confronto con la cittadinanza. Parliamo di uno spazio che ha una funzione educativa, ambientale e sociale, e che non può essere trattato come un servizio commerciale.
Eppure, in tante città italiane ben più grandi e con patrimoni ambientali anche più vasti, i parchi restano gratuiti. Alcuni esempi:
• Villa Borghese a Roma, uno dei più grandi e celebri parchi monumentali d’Italia, ad accesso libero (fatta eccezione per i musei interni);
• I Giardini Margherita di Bologna, polmone verde storico frequentato ogni giorno da migliaia di cittadini;
• I Giardini Reali di Torino, recentemente restaurati e restituiti gratuitamente alla cittadinanza;
• Il Parco della Favorita a Palermo, uno dei più vasti parchi urbani del Paese, completamente libero.
Chiavari dovrebbe ispirarsi a questi modelli, non allontanarsene. Il verde urbano non è un servizio di lusso, ma un diritto.
Il Partito Democratico di Chiavari ritiene inaccettabile:
• che si aumenti il costo dell’accesso in modo così marcato;
• che il parco venga trasformato di fatto in un bene a pagamento, invece di essere riconosciuto come bene comune;
• che non si sia aperto un percorso partecipato con scuole, famiglie e associazioni.
Chiediamo con fermezza all’Amministrazione:
• di ritirare la delibera e aprire un confronto con la città;
• di garantire l’accesso gratuito ai residenti, come avviene in molte realtà italiane;
• di distinguere tra le attività culturali o museali eventualmente a pagamento e la fruizione libera del parco stesso.
Villa Rocca non è un privilegio, ma un bene collettivo. Chiavari non può permettersi di privarsi del suo unico polmone verde accessibile. Difenderne l’apertura significa difendere un’idea di città più giusta, inclusiva e vicina ai bisogni delle persone."