Carannante: «Un’amministrazione che non si presenta in consiglio comunale non è degna di governare»
L'affondo del consigliere comunale di opposizione

Ieri sera, mercoledì 20 agosto, si sarebbe dovuto svolgere il consiglio comunale di Rapallo richiesto dalla minoranza: presenti in aula solo i consiglieri di opposizione.
Politica locale
Il punto del consigliere Andrea Carannante, capogruppo di Libera Rapallo-Unione Popolare
"Ieri sera il consiglio comunale straordinario è stato convocato su richiesta della minoranza. E sapete cosa è successo? L’aula era vuota. Sedie vuote, banchi vuoti, città tradita.
Il sindaco assente. Gli assessori assenti, ad eccezione di uno. I consiglieri di maggioranza assenti. Una fuga vergognosa, un disprezzo senza precedenti verso Rapallo."- così Carannante.
"Il consiglio comunale è il cuore della democrazia cittadina, il luogo dove si discute del futuro della città. Non è un optional, non è un passatempo: è un dovere. Noi consiglieri di minoranza non siamo pagati, eppure passiamo le notti a studiare pratiche, a prepararci, a prenderci responsabilità. Loro invece, che sono pagati con i soldi pubblici, hanno avuto il coraggio di voltare le spalle al Consiglio e ai cittadini.
Questo comportamento non è solo assenteismo. È incompetenza. È irresponsabilità. È mancanza totale di rispetto per Rapallo. Convocare un Consiglio ha un costo: dipendenti comunali, Polizia Municipale, personale. Tutti lì a svolgere il loro lavoro, mentre chi governa era scappato."
Il sindaco dovrebbe essere il rappresentante di tutta la città, e non il capo di una fazione. Ieri sera ha dimostrato l’opposto: ha lasciato Rapallo sola, ha lasciato Rapallo senza guida.
È chiaro ormai a tutti che questa maggioranza non esiste più, che questa amministrazione non ha più né credibilità né dignità istituzionale. Un’amministrazione che non si presenta in Consiglio Comunale non è degna di governare.
Rapallo merita serietà, non superficialità. Merita responsabilità, non fughe. Merita verità, non sedie vuote."
La richiesta di dimissioni
"E allora diciamolo chiaramente: è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità e di dimettersi. Se questo non avverrà, noi metteremo in campo ogni strumento affinché ciò accada nel più breve tempo possibile, per il bene della città e di tutti i cittadini.
Io c’ero, come sempre. Loro no. E Rapallo non dimenticherà."- conclude.