La minoranza di centrosinistra: "Il Sestri rischia di giocare tutta la stagione a Carrara"
"Il consigliere con delega allo sport Albino Armanino ha liquidato in due minuti la questione"
In apertura della seduta del consiglio comunale di Sestri Levante, il gruppo consiliare di centrosinistra ha presentato una mozione urgente che è stata subito discussa riguardo i lavori di adeguamento dello stadio Giuseppe Sivori.
"Il consigliere con delega allo sport Albino Armanino ha liquidato in due minuti la questione"
“Le risposte dell’amministrazione sono state tutt’altro che confortanti: nonostante le risorse economiche stanziate già dalla scorsa primavera da Comune e Regione, non è ancora stato ultimato il progetto esecutivo: i lavori partiranno probabilmente a novembre ed i soldi a disposizione - stando alle dichiarazioni della maggioranza consiliare - potrebbero non bastare. È concreto il rischio che l’Unione giochi tutta la stagione fuori casa – fa sapere il gruppo Progresso per Sestri-Sestri un passo avanti - il consigliere con delega allo sport Albino Armanino ha liquidato in due minuti la questione, ma la situazione è grave. Oltre che per la prima squadra che dovrà affrontare il campionato di Serie C, anche per il settore giovanile: i ragazzi del Sestri probabilmente dovranno allenarsi a Deiva Marina, con disagi per le famiglie ed aumenti dei costi per la società: il tutto nell’indifferenza del Comune che come unica soluzione ha proposto - tra lo stupore generale - di verificare se sia possibile andare a giocare a Chiavari. Al termine della discussione abbiamo accettato di condividere con tutti i gruppi in consiglio un ordine del giorno che impegni la giunta a chiedere fin d’ora le ulteriori somme necessarie. Per fortuna la scorsa Amministrazione aveva almeno messo in sicurezza la sostituzione del manto sintetico del campo, che verrà ultimata nei prossimi giorni. Ma lo sconcerto di tutti per questi mesi di ritardi è molto forte”, affermano i consiglieri Maria Elisa Bixio, Valentina Ghio, Marcello Massucco e Roberto Montanari.