L’Amministrazione di Camogli a Bruxelles per promuovere progetti europei sul territorio
Ghisoli, Caneva e Terrile al Parlamento europeo per presentare iniziative locali e cercare nuove opportunità di finanziamento a supporto dello sviluppo del territorio

Coltivare rapporti con le Istituzioni locali, i Comuni vicini, Città metropolitana, Regione Liguria o Associazioni che aiutano il Territorio, come Anci, sia regionale che nazionale, solo per citarne alcuni, ma anche con gli Enti sovraordinati, oltre i confini dell’Italia, portando all’attenzione progetti per valorizzare il territorio.
Rientra in questa visione “allargata” la visita al Parlamento europeo dell’Amministrazione comunale di Camogli, rappresentata, a Bruxelles, dal vicesindaco Lorenzo Ghisoli, dall’assessora ai progetti europei Emanuela Caneva e dal presidente del consiglio comunale Paolo Terrile.
Una trasferta proficua, hanno commentato, al rientro, i tre amministratori,
«perché abbiamo avuto in primo luogo la possibilità di conoscere con una prospettiva nuova le Istituzioni di Bruxelles e anche per avere vissuto un’esperienza particolare, che ci ha portato all’interno dei Palazzi del Parlamento europeo. Inoltre ci è stata data l’opportunità di incontrare l’onorevole Massimiliano Salini, eletto nella nostra Circoscrizione, membro da tempo del Parlamento, unica Istituzione dell’Unione europea direttamente eletta dai cittadini, con un ampio ventaglio di competenze sia dal punto di vista legislativo sia per quanto concerne il potere di bilancio e di controllo e nell’ambito delle politiche esterne. Un’esperienza a 360 gradi che ci farebbe piacere potessero vivere, in futuro, anche i ragazzi delle scuole, per esempio, allo scopo di annullare o almeno ridurre la distanza che spesso molti cittadini, di qualsiasi età, avverte nei confronti delle Istituzioni e della politica ad esse legata».
Durante la visita al Parlamento europeo Ghisoli, Caneva e Terrile hanno presentato alcuni progetti dedicati al territorio che, in prospettiva, auspicano gli amministratori camogliesi, «possano essere apprezzati e supportati ma soprattutto per i quali possano essere ritrovati anche a livello di Unione europea i finanziamenti necessari».