L'associazione culturale "Sestri Città Aperta" rivolge 3 domande al sindaco di Sestri Levante
Dopo un anno dall'insediamento della nuova giunta Solinas
L’associazione culturale “Sestri Città Aperta” attraverso un comunicato si rivolge al sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas per porgli tre domande dopo un anno dall’insediamento della nuova giunta. “Comprendiamo le difficoltà di gestire un’amministrazione pubblica, soprattutto da parte di chi, come l’attuale amministrazione, non ha precedenti esperienze in materia – afferma l'associazione - tuttavia, desideriamo esprimere la nostra preoccupazione per alcune mancanze e, nell’ottica di una critica costruttiva, rivolgere alcune domande al sindaco”.
Dopo un anno dall'insediamento della nuova giunta Solinas
Sull’attenzione per la cultura. "Negli anni precedenti, Sestri Levante ha investito molto sulla promozione della cultura, attraverso l’apertura di una nuova biblioteca pubblica a Riva Trigoso, il rafforzamento della rete bibliotecaria cittadina, l’apertura del museo cittadino Musel e la volontà di concepire Palazzo Fascie Rossi come un "Palazzo della Cultura" dove diversi soggetti pubblici e associazioni concorrono alla definizione di una proposta culturale. Inoltre, la città si è sempre distinta per la cura e la promozione di eventi di respiro internazionale, come il premio e il festival Andersen, il Riff, e il festival del Turismo Responsabile, sino al progetto di Sestri Capitale italiana della cultura, nel 2022. Nell’ultimo anno, abbiamo riscontrato con dispiacere un interesse marginale verso questo importante settore: gli eventi culturali di qualità a Sestri Levante sono stati limitati, o eliminati del tutto; gli orari delle biblioteche pubbliche e del museo – importanti spazi per studenti e ricercatori – sono stati ridotti; il Riviera Film Festival è stato accolto dalle polemiche incomprensibili di consiglieri di maggioranza, che ne denunciavano il carattere “politico”; il Festival Andersen è stato limitato al minimo, sia nella quantità che nella qualità degli spettacoli; la Torre dei Doganieri è attualmente inutilizzata e per la stessa non ci risulta sussista alcun progetto culturale; gli spazi espositivi cittadini sono sotto utilizzati e le strutture poco curate; sono state quasi dimezzate le ore relative ai laboratori artistici per le scuole pubbliche, materna e primaria (pittura, musica, yoga, danza, teatro, ceramica, etc.). Questa scelta, oltre a depauperare la scuola di una risorsa importante e gratuita, colpisce in particolare le famiglie più fragili economicamente, che difficilmente riescono a destinare risorse private a queste esperienze così importanti. Desideriamo quindi chiedere: quale visione avete per la promozione della cultura nella nostra città? Quali strategie intendete mettere in atto per preservare e incentivare non soltanto le manifestazioni e gli eventi culturali rilevanti, ma anche la fitta rete di relazioni tra pubblico, associazioni e cittadini che era un patrimonio riconosciuto della nostra città? Prevedete ulteriori tagli e riduzioni sulla diffusione di eventi culturali, o possiamo sperare in un cambio di rotta per il futuro?"
Sulla cura degli ultimi. "Sestri Levante si è sempre distinta per la cura dei servizi sociali e per l’attenzione agli ultimi e alle persone e famiglie più vulnerabili. Nell’ultimo anno, anche a causa di fattori che non dipendono dall’amministrazione in carica – come la chiusura della mensa dei Frati – sono aumentati i problemi e i disagi per i più poveri. La stazione ferroviaria è stata protetta da cancelli e lucchetti che impediscono alle persone senza dimora di sostarvi la notte, per ragioni di decoro pubblico. Vi è stato un taglio netto dei fondi destinati alla Luce di un Gesto, iniziativa che ha sempre sostenuto progetti di solidarietà come il centro unico di distribuzione alimentare e i centri di ascolto della Caritas. Come associazione civica ci siamo mobilitati per raccogliere offerte e donazioni a questo scopo, ma senza il sostegno dell’amministrazione temiamo che non sarà possibile trovare i fondi necessari. Molte associazioni di volontariato lamentano di non aver trovato nessun sostegno, e neppure alcuna apertura al dialogo e all’incontro, da parte della nuova amministrazione. Vogliamo, quindi, porre delle domande precise: Quale futuro prevedete per la luce di un gesto, e per i progetti solidali finanziati dall’iniziativa? Continuerà ad esistere come iniziativa solidale per i bisognosi, oppure verrà del tutto eliminata? Quali soluzioni concrete per le persone senza fissa dimora? Quale supporto intendete dare alle associazioni di volontariato che operano sul territorio?".
Sulla partecipazione della società civile e gli spazi di aggregazione. "Un punto interessante del programma elettorale del Sindaco riguardava la costituzione dei comitati di quartiere, per favorire la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica e alle scelte dell’amministrazione. A distanza di un anno, l’argomento pare del tutto scomparso dal dibattito pubblico. Gli spazi di aggregazione per le associazioni della società civile e di volontariato (come ci è stato comunicato su nostra richiesta), sono diventati tutti a pagamento, limitando di fatto la possibilità di incontrarsi e proporre iniziative per il bene della città. Gli spazi pubblici di incontro e socialità, come i parchi cittadini – in particolare nelle periferie – sono sempre più trascurati e dimenticati, così come i sentieri e le crose che danno accesso, dalle zone abitate, all'inestimabile patrimonio naturale e paesaggistico costituito dai nostri promontori e dalle colline (si veda, ad esempio, la situazione di abbandono che sta subendo il parco urbano di Montepagano). Il nuovo stadio comunale, finanziato per oltre 2 milioni e mezzo di euro da Regione Liguria, non è stato ancora ultimato. I lavori erano iniziati la primavera dello scorso anno, ma da allora i risultati non sono stati quelli sperati, costringendo la squadra cittadina a giocare fuori regione senza pubblico, oppure con il supporto dei cittadini che hanno affrontato lunghe trasferte. La fine dei lavori doveva essere entro la fine del campionato, e successivamente entro la fine di maggio 2024, ma ciò non è accaduto. Gli impianti sportivi presenti sul territorio comunale sono poco curati e manutenuti (si veda a titolo esemplificativo il pallone pressostatico di Via Lombardia) e alcune società sportive non vedono neppure la partecipazione del Comune agli eventi dalle stesse organizzati. Vi chiediamo pertanto: quale programma e quali idee avete, per favorire la partecipazione dei giovani e delle associazioni alla vita politica, culturale e sportiva della città? La promessa di costituire comitati civici di quartiere rimane valida, oppure non sarà possibile realizzarla? Quale futuro per lo stadio del Sestri e per gli impianti sportivi dedicati agli altri sport? Quale supporto alle società sportive? Quale cura per i parchi e le aree verdi cittadine e per i sentieri?".
"Quanto riportato è il frutto del dialogo svoltosi nell’ambito della nostra associazione sui temi esposti, pertanto, certi del valore democratico di un confronto con la cittadinanza, desideriamo accogliere le vostre risposte e, se ve ne sarà la possibilità, farne oggetto di un incontro pubblico”. conclude l'associazione culturale "Sestri Città Aperta"