Lavaggio auto in via Bado Giannotto, interviene il sindaco Messuti
""La realizzazione di un impianto di lavaggio auto in Via Bado Giannotto è frutto dell’ennesima scelta sbagliata fatta dall’amministrazione Levaggi-Orecchia e deriva dall’approvazione del loro Puc nel 2015"
Il sindaco di Chiavari, Federico Messuti interviene sul lavaggio auto in via Bado Giannotto:
"La realizzazione di un impianto di lavaggio auto in Via Bado Giannotto è frutto dell’ennesima scelta sbagliata fatta dall’amministrazione Levaggi-Orecchia e deriva dall’approvazione del loro Puc nel 2015. Nel 2020 abbiamo apportato delle modifiche al Piano urbanistico comunale, eliminando ad esempio la possibilità di costruire edilizia residenziale in Colmata, al Torriglia e in via Chiarella. In via Bado Giannotto, nell’area oggetto di discussione, non risultavano essere state presentate osservazioni da parte dei cittadini. Ancora una volta siamo di fronte all’ennesimo errore firmato da Orecchia, che all’epoca era assessore, a cui dobbiamo cercare di rimediare a posteriori. E non è la prima volta. Forse lui dimentica, ma noi e i cittadini no, che ha approvato la diga Perfigli (delibera n.171 del 27 giugno 2013) e la collocazione del depuratore di vallata in Colmata ( delibera di Città Metropolitana n.3 del 24 febbraio 2017) - spiega il primo cittadino - Per quanto riguarda l’iter amministrativo, gli uffici comunali hanno diniegato il permesso di costruire perché la pratica era incompleta e presentava delle problematiche inerenti alla zona di bacino, ma il provvedimento è stato impugnato e il Tar lo ha annullato. Il Comune non ha potuto far altro che rilasciare il permesso con stringenti vincoli di carattere ambientale ed acustico. Nessuna delibera di giunta, solo atti d’ufficio. È stata interpellata anche Regione Liguria, ma non ha espresso alcun diniego pur essendo competente in materia di tutela suolo - prosegue - Di recente ho incontrato, e ascoltato, i rappresentanti del neonato comitato sorto contro la costruzione del lavaggio auto e, a breve, riceverò la società per cercare una soluzione che possa far convivere le due diverse esigenze".