politica locale

“Lavagna Insieme con Claudio Lapetina” critica l’incontro del sindaco Mangiante

Il gruppo d’opposizione contesta la gestione del dissesto e chiede chiarezza sul rifiuto del mutuo proposto dall’OSL e sui rapporti tra Comune e porto

“Lavagna Insieme con Claudio Lapetina” critica l’incontro del sindaco Mangiante

Il gruppo consiliare di opposizione a Lavagna “Lavagna Insieme con Claudio Lapetina” interviene a seguito dell’incontro pubblico organizzato dal sindaco Gian Alberto Mangiante sul futuro della città, svoltosi nella mattinata di oggi, venerdì 10 ottobre: “Molte parole, nessun atto concreto”.

La posizione del gruppo “Lavagna Insieme con Claudio Lapetina”

“Si è tenuto oggi, presso la Sala Consiliare del Comune di Lavagna, un incontro pubblico incentrato, almeno a parole, sul futuro della città. Purtroppo, ai cittadini presenti non è stato concesso di porre domande, impedendo un reale confronto.

Durante l’incontro sono state fornite spiegazioni verbali tese a giustificare il prolungarsi dello stato di dissesto. Intanto, a pagare le conseguenze sono i residenti, gravati da aliquote e tariffe ai massimi livelli consentiti per legge.

È stato riferito che il dissesto avrebbe potuto concludersi nei tempi previsti (entro il 31 dicembre 2024), qualora l’Amministrazione avesse accolto la proposta dell’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL): accendere un mutuo, concesso da Cassa Depositi e Prestiti a tassi particolarmente agevolati, per coprire il residuo della massa passiva e soddisfare i creditori.

Tale proposta, tuttavia, è stata inspiegabilmente rifiutata. Ci interroghiamo dunque sulle motivazioni di questa scelta, anche alla luce della nota citazione: “A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina.”

Non può passare, infatti, inosservata la correlazione con la vicenda del porto: si fa riferimento alla clausola, inserita nella procedura di assegnazione della concessione, che prevede l’accollo del debito del Comune – fino a 7 milioni di euro – da parte del nuovo concessionario del porto. Su questo aspetto, tuttavia, nessuna informazione è stata fornita durante l’incontro.

Nel frattempo, il Comune di Lavagna ha prorogato la concessione demaniale marittima fino al 31 ottobre 2025, e ancor oggi non si è fornita alcuna spiegazione in merito a cosa accadrà visto l’imminenza della scadenza.

Collegare l’uscita dal dissesto alla complessa e tuttora incerta questione del porto – anche considerando le vertenze giudiziarie in corso – e rifiutare la proposta del mutuo per risolvere tempestivamente il dissesto è una scelta sbagliata e ci chiediamo quanto legittima, dalla quale potrebbero derivare gravi responsabilità.

I consiglieri comunali, nell’esercizio delle loro funzioni di controllo, potranno valutare l’opportunità di richiedere un parere sulla vicenda alla Corte dei Conti, corredando l’esposto con tutte le informazioni disponibili.