“Lavagna Insieme”: «Poca chiarezza da parte dell'amministrazione sulla chiusura del dissesto»
Il punto del gruppo dopo la seduta di consiglio comunale di ieri, sabato 28 dicembre
“Lavagna Insieme”: «Poca chiarezza da parte dell'amministrazione sulla chiusura del dissesto»: il punto del gruppo sulla seduta di consiglio comunale che si è tenuta a Lavagna ieri, sabato 28 dicembre.
Il punto di “Lavagna Insieme”
«Nel consiglio comunale odierno (di ieri, ndr) abbiamo votato convintamente contro il DUP e il bilancio di previsione, rilevando come tali documenti non facciano chiarezza sulla tanto attesa chiusura del dissesto. Solo grazie alla nostra interpellanza, infatti, abbiamo avuto una parziale risposta sui tempi previsti. DUP e Bilancio di previsione non prospettano neanche nel 2026 e 2027 un abbassamento della pressione fiscale a fronte di una previsione di riduzione dei servizi e degli interventi in quasi tutti gli ambiti dell’azione amministrativa. Il piano triennale delle opere pubbliche è poco concreto poiché carente sia nella parte progettuale che nella disponibilità economica di finanziamenti per realizzarlo».
«Ci rammarica anche dover riscontrare che la maggioranza ha respinto il nostro emendamento al DUP, con il quale chiedevamo di integrare il testo (citato solo parzialmente) del decreto del presidente della Repubblica, con cui veniva sancito il commissariamento del Comune di Lavagna per infiltrazioni mafiose. Nostra intenzione sarebbe stata quella di mettere in evidenza che lo scioglimento dell’amministrazione comunale del 2016 e il successivo commissariamento è avvenuto anche per “la permeabilità del Comune ai condizionamenti esterni della criminalità organizzata, permeabilità che ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettività e ha determinato la perdita di credibilità dell’istituzione locale per cui il Presidente dispone il commissariamento al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell’amministrazione comunale”. Riteniamo sia necessario evidenziare tali gravi responsabilità del passato affinché ciò non debba mai più ripetersi in futuro».
«Inoltre abbiamo ribadito la nostra totale contrarietà all’iter seguito per la concessione del porto. In merito alla nostra interpellanza sulla proroga concessa all’attuale gestore, abbiamo ricevuto da parte del sindaco risposte vaghe e che non fanno presagire nulla di buono per il futuro».
«Risposte ancora vaghe e poco concrete, rispetto alle dichiarazioni pubbliche precedenti del sindaco, ci sono state date sulla situazione legata alla depurazione delle acque per tali ragioni ci siamo detti non soddisfatti».