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Legge interporti, Ghio (PD): “Con la nuova legge il Governo avvia una nuova privatizzazione"

"Dal PD emendamenti migliorativi affinché un’infrastruttura così strategica per il Paese non venga svenduta"

Legge interporti, Ghio (PD): “Con la nuova legge il Governo avvia una nuova privatizzazione"
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La deputata. vicecapogruppo e componente Commissione Trasporti intervenuta sulla discussione in aula della legge sugli interporti. del Partito Democratico alla Camera, Valentina Ghio interviene sul tema della legge interporti: “Con la nuova legge il Governo avvia una nuova privatizzazione, quella degli interporti, dopo Ferrovie e Poste. Dal PD emendamenti migliorativi affinché un’infrastruttura così strategica per il Paese non venga svenduta.

Le dichiarazioni di Ghio

“La legge quadro in materia di interporti, mentre porta avanti un aggiornamento normativo necessario, configura l'avvio di una vera e propria privatizzazione di un’infrastruttura strategica del nostro Paese. Dopo Ferrovie, Poste Italiane e la volontà espressa in più occasioni da parte della maggioranza di un ingresso dei privati nella gestione dei porti, ora assistiamo a una plastica e concreta realizzazione delle privatizzazioni annunciate nella legge sugli interporti. Nell’articolo 5 della legge, che rappresenta il cuore del provvedimento, appare chiara la volontà di questo governo di privatizzare anche gli interporti, quando si precisa che gli stessi soggetti gestori devono agire in regime di diritto privato, con modalità che non garantiscono meccanismi di natura pubblica. È preoccupante inoltre la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, il tutto senza prevedere nessuna gara pubblica, ma solo una perizia giurata di un tecnico per la valutazione degli investimenti. Siamo di fronte a una nuova svendita del nostro patrimonio e di strutture fondamentali per il Paese

Come Partito Democratico abbiamo presentato numerosi emendamenti che chiedono che vengano garantiti meccanismi basati su parametri che hanno come riferimento il codice dei contratti pubblici, per scongiurare il rischio di una privatizzazione.

Se questi emendamenti non verranno approvati si perderanno altri pezzi di patrimonio pubblico strategici per l’Italia. Ancora una volta un provvedimento firmato da questo centro destra senza alcuna lungimiranza, che non potenzia adeguatamente l'intermodalità necessaria per tenere insieme sviluppo economico e protezione dell’ambiente. L’ennesimo passo indietro da un centrodestra che a parole si erge a paladino della Patria ma nei fatti la svende ai privati e non ne rafforza lo sviluppo equo”.

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