Liguria Possibile: «Le istituzioni non diano spazio al libro di Gabriella Mondello»
Il coordinamento ligure del partito di Civati si scaglia contro il libro annunciato dall'ex Sindaca di Lavagna, coinvolta nel processo sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel Comune del Tigullio
Liguria Possibile, Lavagna: «Le istituzioni prendano le distanze dal libro di Gabriella Mondello».
I Comitati di Possibile contro il libro dell'ex Sindaco Mondello, imputata nel processo sul caso Conti di Lavagna
«Un libro e un film sui miei 24 anni da sindaco e su quello che ho realizzato a Lavagna», queste le parole riportate in data 12 Novembre dal Secolo XIX. Ad averle pronunciate è Gabriella Mondello ex sindaco di Lavagna (ex deputata con Forza Italia, Pdl ed Udc), imputata nel processo sulle infiltrazioni della ’ndrangheta a Lavagna, accusata di abuso d’ufficio e voto di scambio con l’aggravante di aver agito per favorire la criminalità ’ndranghetista. La Mondello avrebbe deciso, così è stato riportato, di dare la propria versione della sua storia politica, anche in relazione all'inchiesta che l'ha coinvolta, proprio attraverso le pagine di questo libro "biografico".
Il Comitato Tigullio Possibile, insieme al Coordinamento Liguria Possibile, fin dallo scioglimento dell'amministrazione Comunale di Lavagna, si è impegnato con iniziative pubbliche in città contro le infiltrazioni mafiose. La prima fu a Luglio 2016 dal titolo "Fuori la 'ndrangheta da Lavagna", proprio davanti al Municipio e alla quale parteciparono, fra gli altri, anche Pippo Civati, Giulio Cavalli e Luca Pastorino.
«Forti di questo nostro impegno», dichiara il Coordinamento di Liguria Possibile in una nota stampa diffusa quest'oggi, «ci auguriamo che fino alla conclusione del processo in questione, il libro e il documentario annunciato dalla signora Mondello non trovino nessun spazio, né sulle emittenti televisive, né nelle librerie ed edicole o altre attività commerciali. Ci auguriamo anche che le amministrazioni comunali del Tigullio ne prendano le dovute distanze, perché da quanto annunciato sembra siano previsti appuntamenti pubblici nei Comuni del territorio».
«Non vogliamo negare la libertà di parola», proseguono i rappresentanti di "Possibile", «ma chiediamo rispetto per l'iter giudiziario che ha capi d'imputazione gravissimi al quale un'intera comunità guarda con forte apprensione. Ricordiamo alla signora Mondello che la verità la stabilirà la Magistratura e lei non è depositaria di nessuna verità assoluta».