Mangiante promette di saldare il debito col Porto: tre contenziosi in corso
La dichiarazione di Monique Mazreku, legale rappresentante e consigliere delegata
Nelle scorse ore il sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante ha assicurato che sarà saldato il debito che il Comune ha verso il gestore del Porto di Lavagna.
Porto di Lavagna Spa spiega qual è l’origine di questo debito, che si è trascinato durante le diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni fino ad oggi, tra contenziosi e collaborazioni.
La dichiarazione di Monique Mazreku
La Società ha chiesto da sempre al Sindaco una maggiore collaborazione, nell’interesse di tutti, perché “siamo due attori importanti sul territorio”, dice Monique Mazreku, legale rappresentante e consigliere delegata.
“Noi auspichiamo che con il Comune si crei più sinergia e spirito di cooperazione anche se, purtroppo, nel corso degli anni, con le diverse amministrazioni abbiamo assistito a inciampi che sono sfociati in cause legali” spiega.
E prosegue illustrando i tre contenziosi con il Comune: “Il primo risale ai tempi del gestore precedente. Si tratta quindi di una causa avviata da chi c’era prima di noi, che abbiamo ereditato; si è conclusa solo pochi anni fa e ha visto il Comune soccombente.
Il secondo giudizio verte su un protocollo d’intesa stipulato dalla nostra società e dal Comune, per ricomporre alcune questioni non risolte e per regolamentare una richiesta di proroga della concessione demaniale marittima, necessaria per riequilibrare gli ingenti investimenti da noi già eseguiti nel Porto e altri interventi progettati per un suo rilancio. Il Comune, anche in questo caso, è stato inadempiente e da lì è derivato necessariamente tale contenzioso già passato in giudicato, che vede ancora una volta il Comune soccombente”.
“La terza controversia – conclude Monique Mazreku - riguarda la sovrapiastra, la zona connettiva tra la città e il porto. A causa di alcuni lavori eseguiti dal Comune per l’arredo urbano dell’intera superficie e la successiva mancanza di manutenzione da parte dello stesso Ente, unico soggetto responsabile della gestione dell’area, si sono riscontrati gravi problemi, soprattutto per le infiltrazioni d’acqua che andavano e vanno a danneggiare la parte sottostante in cui sono presenti box auto e negozi. I disagi sono stati segnalati ma il Comune non ha mai eliminato le cause delle infiltrazioni. In sede legale anche in questo caso, per la terza volta, il Comune è poi risultato soccombente e condannato al risarcimento dei danni e alla sistemazione, già con sentenza passata in giudicato. Nonostante ciò, il Comune non è intervenuto in alcun modo, i danni sono aumentati e quindi siamo stati costretti ad avviare un nuovo iter per il risarcimento dell’ulteriore danno”.