Manifesto contro il gioco d'azzardo, secondo Conti quella della Giunta sestrese è una «posizione contraddittoria»
«Il Comune per anni ha permesso a due sale scommesse di operare, benché fossero in palese violazione della distanza minima dai luoghi sensibili come scuole e chiese»
Secondo mandato Ghio agli esordi, e per Marco Conti, capogruppo in opposizione di Riprenditi Sestri - Sestri Popolare, l'adesione dell'Amministrazione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo già parte da una posizione «contraddittoria». Già perché secondo il consigliere, sebbene «sul merito dell’iniziativa non vi sia nulla da obbiettare», «all’atto pratico è contraddittorio il comportamento visto che il Comune per anni ha permesso a due sale scommesse di operare nonostante la palese violazione degli art.1-3 sulla distanza minima prevista dalla normativa regionale, che è fissata a 300 metri dai luoghi sensibili. (scuole, edifici di culto, ecc.)». Una delle due sale, nel frattempo, ha cessato la propria attività, ma l'altra, «inspiegabilmente continua ad essere regolarmente operante».
Conti annuncia di avere presentato un'istanza al Comune per sapere quali eventuali controlli od iniziative siano state intraprese nel merito, e cita ad esempio opposto il caso di Casarza Ligure, dove, spiega il consigliere, «nel 2015 accadde una vicenda simile e il Sindaco Giovanni Stagnaro dispose la chiusura immediata di un esercizio dedito alla raccolta delle scommesse in quanto violava le disposizioni relative alla distanza minima dai luoghi sensibili».