Lavagna

Officina Lavagnese: "Non è né diga, né cementificazione della piana dell’Entella”

"Si continua ad insinuare nell’opinione pubblica un’idea del tutto fuorviante del progetto"

Officina Lavagnese: "Non è né diga, né cementificazione della piana dell’Entella”
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Guido Stefani e Aurora Pittau, consiglieri comunali di minoranza del gruppo Officina lavagnese, chiedono un incontro urgente a Regione Liguria e Città metropolitana di Genova sul tema della mitigazione del rischio idraulico della foce del fiume Entella e che metta attorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti per fare chiarezza sul tema centrale, ossia quello della messa in sicurezza di un’area fortemente urbanizzata.  Stefani e Pittau chiedono di assicurare il completamento del progetto di mitigazione del rischio idraulico, attraverso una rivisitazione delle opere a monte del ponte dell’Entella, al fine di garantire una protezione completa ed adeguata dalle esondazioni.

"Si continua ad insinuare nell’opinione pubblica un’idea del tutto fuorviante del progetto"

Come Officina Lavagnese chiediamo con forza che Regione Liguria  e Città Metropolitana riuniscano tutti i soggetti interessati (Comuni, Sovrintendenza e altri) per fare chiarezza sul tema e sui contenuti veri: rischio idraulico Entella e atti conseguenti. Sorprende e dispiace che, dopo tutti questi anni passati a discutere ininterrottamente ed inutilmente sull’argomento in oggetto, si senta ancora parlare di “diga”, e di “cementificazione della piana dell’Entella” come a voler continuare ad insinuare nell’opinione pubblica un’idea del tutto fuorviante del progetto. L’intendimento del progetto di mitigazione del rischio idraulico era ed è ancora motivato dalle ragioni di aumentare la sicurezza dei nostri centri abitati, quindi delle persone, e non nasconde, come molte volte si è insinuato, secondi o terzi fini speculativi e di utilizzo del suolo. Per noi la Piana dell’Entella deve assolutamente restare a vocazione agricola! Tutti avremmo fatto volentieri a meno di quest’opera ed ancora una volta ci proclamiamo in difesa dell’ambiente naturale ma non possiamo prescindere dall’esistente urbanizzazione, dai cambiamenti climatici, dal rischio di esondazioni e dalla necessità di messa in sicurezza degli abitanti della zona. Con la vita delle persone non si scherza! E’ un progetto che ha suscitato polemiche, non piace a molti, è stato anche spesso oggetto di cattiva informazione ed oggi con l’avvio dei lavori del primo stralcio stiamo assistendo ad un momento di confusione e di strumentalizzazione incredibile che aumenta di giorno in giorno. Quello che è certo, e che noi avevamo più volte ripetuto, è che le varie scelte amministrative sbandierate da coloro che si sono dichiarati contrari al progetto si sono rivelate del tutto ininfluenti per fermare l’iter progettuale perché riguardavano altro. Ora riteniamo che debbano essere chieste agli enti sovraordinati tutte le garanzie per assicurare il completamento del progetto di mitigazione del rischio idraulico, attraverso una rivisitazione del progetto delle opere a monte del ponte dell’Entella, al fine di garantire una protezione completa ed adeguata dalle esondazioni. Come Officina Lavagnese la speranza é che si arrivi ad un momento chiarificatore!

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