Chiavari - il caso

Orecchia: "Chi è l'autore del cartello offensivo?"

Per il consigliere di opposizione la spesa che il Comune deve affrontare è uno spreco di denaro pubblico

Orecchia: "Chi è l'autore del cartello offensivo?"
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Nuova interrogazione e richiesta di accesso agli atti da parte del consigliere di opposizione di "Chiavari con Te" Nicola Orecchia  per conoscere chi, personalmente, abbia voluto redigere il cartello, affisso nel 2018 tra via Botto e via Delpino, che il tribunale, in primo grado, ha riconosciuto offensivo verso una funzionaria della Soprintendenza, accusata di aver bloccato i lavori che l’ente pubblico stava eseguendo.

Le richieste

Scrive Orecchia:

“Che fine ha fatto il contenzioso tra il Comune di Chiavari e la funzionaria della Soprintendenza che è stata offesa da un cartello ritenuto diffamatorio, firmato 'L’Amministrazione Comunale'? Per ora regna il silenzio.

Oggi sappiamo solo che in primo grado il Comune è stato condannato a pagare in favore dell’archeologa 20.000,00 € di danni, oltre alle spese legali dalla stessa sostenute, pari ad 7.734,26 €, da aggiungere a quelle dell’avvocato dell’Amministrazione Comunale pari ad 5.795,00 €. Il Tribunale di Genova, infatti, ha ritenuto che il cartello affisso nel 2018 sulla recinzione del cantiere tra Via Botto e Via Delpino per i lavori nel sottosuolo (e non disconosciuto dall’Amministrazione di Capua/Segalerba), fosse stato ingiustificatamente offensivo della competenza e della professionalità della funzionaria, sia per le modalità con cui l’ente pubblico ha informato i propri cittadini della sospensione delle opere per via del ritrovamento di un muro di rilevanza storico-archeologica, sia per la non rispondenza al vero dei fatti riferiti.

Ciononostante, l’Amministrazione Messuti/Segalerba ha deciso di impugnare la sentenza, sostenendo altri € 5.000,00 per spese legali, arrivando così ad un esborso complessivo di 40.000,00 € e stiamo aspettando la decisione della Corte d’Appello di Genova. Se il Comune dovesse nuovamente perdere la causa, al conto totale si aggiungerebbero le altre spese legali sostenute dalla funzionaria. Un vero e proprio spreco di denaro pubblico! Ma il responsabile che ha scritto anonimamente quel cartello vigliaccamente non si è ancora palesato e per questo i cittadini chiavaresi ne dovrebbero pagare le conseguenze. Per scoprirlo, ho presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta e un’istanza di accesso a gli atti".